«Partendo dal niente, dai biscotti, ha saputo creare un’attività imprenditoriale straordinaria con cui ha dato lustro a tutta la città. Mario ha creato qualcosa di bello, un luogo di gioia e in cui si sta bene. Ha lasciato un segno indelebile, donando la sua arte alla città». Così don Claudio Sperapani, parroco di Santa Barbara, nell’omelia dei funerali di Mario Casantini, il re della pasticceria morto all’età di 75 anni. In tanti oggi pomeriggio si sono stretti intorno alla famiglia, alla moglie Ivonne, ai figli Virginio e Katia, ai nipoti per l’ultimo saluto.

Il parroco ha proseguito ricordando i 50 anni di matrimonio festeggiati 3 anni fa con la moglie Ivonne insieme al battesimo della nipote. «Anche la vita personale di Mario è stata una testimonianza enorme - ha continuato don Claudio - È stato sposo, padre e nonno eccezionale. Ha dato tanto. Non è mai stato con le mani in mano sulla terra, figuriamoci in cielo. Continuerà ad accompagnare la sua famiglia, non la abbandonerà mai. Voi coltivate ciò che vi ha insegnato».