LADISPOLI - «Non riusciamo a trovare più personale». Il post social è del signor Bruno con tanto di foto relativa ad un campo di carciofi. A Ladispoli è tempo di carciofi, prelibati ortaggi che verranno serviti alla 70° edizione della Sagra. Ma è corsa contro il tempo per la raccolta visto che i braccianti sono praticamente dimezzati rispetto al passato. Tanti contadini ne stanno parlando in questi giorni. C’è chi fa da solo, chi chiede aiuto ad amici e parenti anche perché regolarizzare non è sempre facile, ci vuole tempo e costa tanto. «I decreti governativi per i cittadini non comunitari è troppo farraginoso – parla Roberto Seri, agricoltore dei Monteroni a Ladispoli -, nelle nostre campagne, come del resto in Italia, mettere in regola un lavoratore è un iter lungo e complicato e anche dispendioso dal punto di vista economico. E procedere con i lavoratori in nero ovviamente non conviene perché si rischiano multe salatissime e denunce penali». L'agricoltura ormai è tra i settori che quest'anno hanno lamentato la mancanza di manodopera per i raccolti. Semplificare le procedure di reperimento della forza lavoro nei campi è importante per la categoria, alcuni invocato i voucher pur di non lasciare allo sbaraglio le produzioni nei campi. «Occorre lavorare con serietà sui flussi regolari tagliando la burocrazia e impegnandosi magari anche nella formazione», aggiunge Luigi. «La manodopera è scarsa – parla anche Angelo Leccesi, produttore ladispolano – magari per sopperire si chiede uno sforzo in più al lavoratore in regola che spesso rimane fino a tarda sera sui campi. Bisogna adeguarsi, ma alla fine i carciofi verranno raccolti e sono anche buoni». Una risposta in un certo senso anche a chi aveva timore che il clima troppo caldo avesse in qualche modo anticipato l’uscita anticipata delle piante, forse troppo prima rispetto poi ai giorni di festa previsti dal 14 al 16 aprile prossimo.

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