Si è conclusa con una performance artistica la serie di iniziative per l’educazione alla legalità svolte durante l’anno scolastico all’Ic Marchini di Caprarola. Un fitto calendario di incontri che ha avuto come protagonisti alunni e docenti della scuola, in collaborazione con il Comune di Caprarola, le forze di polizia della questura di Viterbo, la polizia postale e psicologi che hanno ripetutamente incontrato le classi e i genitori, per sensibilizzare sui rischi del web e sull’importanza di sapere gestire conflitti ed emozioni; nonché corsi di aggiornamento per docenti organizzati dal Cts e dal gruppo di lavoro per il contrasto al cyberbullismo provinciali. Quest’anno, per la prima volta, su proposta della dirigente Ottaviani, l’Istituto Marchini ha aderito alla Rete Falcone che, in collaborazione con “Libera” di don Ciotti, ha preparato e partecipato alla “giornata nazionale in ricordo delle vittime delle mafie” che si è svolta il 21 marzo al Circo Massimo di Roma ed ha visto la presenza delle terze medie di Caprarola e Carbognano. Il lavoro, che consisteva nel focalizzare l’attenzione su una vittima di mafia scelta da ogni singola scuola della provincia, si è concentrato sulla vita e sulla morte di Peppino Impastato, la cui storia è stata al centro di lezioni tenute dagli insegnanti della scuola. Gli studenti, che avevano già partecipato al concorso indetto dalla polizia con un elaborato presentato dalle classi quinte della Primaria e con un video realizzato dalla 3b della scuola media, a conclusione di questo percorso, hanno dato vita ad un allestimento artistico nel piazzale antistante la scuola, dal titolo “Mettiamo un punto alla mafia”, che diventerà un video con cui partecipare al concorso provinciale indetto dalla Rete Falcone e che avrà una colonna sonora registrata dagli studenti della scuola nella sala di registrazione del Palazzetto della Cultura, gentilmente messa a disposizione dall’amministrazione comunale.