TOLFA - Annamaria Travagliati, volto noto del mondo della moda e protagonista per anni di set fotografici, passerelle e produzioni televisive, torna alla ribalta con una nuova veste: quella di autrice. Oggi uscirà infatti il suo libro “Le luci della bellezza. A chi il peccato del suo occultamento?”, pubblicato da Armando Editore nella collana “Scaffale aperto”.

Un’opera che segna un cambio di passo nella sua carriera, puntando non più soltanto sull’immagine, ma su una riflessione profonda e attuale sul valore della bellezza nel nostro tempo. Il volume, disponibile sia in formato cartaceo sia digitale, affronta il tema della bellezza come forza educativa, morale e culturale, interrogandosi su come essa venga oggi percepita, interpretata e talvolta distorta. Travagliati analizza il rapporto con i social network, la crescente confusione identitaria che caratterizza soprattutto i più giovani e il rischio che la bellezza venga ridotta a mera apparenza. Un rischio che, secondo l’autrice, si traduce in un impoverimento collettivo, perché la bellezza – quella autentica, che forma e ispira – richiede consapevolezza, impegno, ascolto e capacità di coltivarla. Per arricchire la sua indagine, l’autrice ha coinvolto artisti, fotografi, musicisti, architetti e professionisti del mondo creativo, chiamati a offrire il proprio punto di vista sul tema. Il libro si presenta così come una sorta di dialogo aperto tra sensibilità diverse, unite dalla convinzione che la bellezza sia un bene comune e una responsabilità condivisa. Annamaria Travagliati, originaria di Tolfa, unisce in questo lavoro la sua esperienza nel mondo dell’immagine con una solida formazione culturale, maturata negli studi universitari in Lettere Moderne. Una combinazione che le consente di affrontare il tema con un approccio tanto personale quanto analitico, fondendo vissuto professionale e riflessione critica. “Le luci della bellezza è un invito a riscoprire la bellezza come valore essenziale per il benessere individuale e sociale. L’autrice sollecita il lettore a interrogarsi su cosa significhi essere attratti dal bello e su come questo possa diventare uno strumento di crescita, invece che un simulacro da inseguire senza consapevolezza.

©RIPRODUZIONE RISERVATA