CERVETERI - L’approvazione all’unanimità del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba), votata dal consiglio comunale il 30 luglio, è stata salutata come un passo fondamentale per la città. Ma il gruppo civico Città Futura Anno Zero rivendica i meriti del risultato, accusando l’Amministrazione di aver taciuto l’impegno di chi ha reso possibile il traguardo. «È il frutto di un lavoro assiduo e quotidiano – spiegano – iniziato nei primi mesi della consiliatura. Non è nato dall’oggi al domani, ma dal costante impegno di chi ha seguito l’intero iter tecnico e burocratico». Il gruppo ricorda il contributo dell’ex delegata alla disabilità Ivana Paoluzzi e dell’ex assessora all’ambiente Francesca Appetiti, che hanno guidato sopralluoghi e coordinato uffici e personale comunale, arrivando persino a lavorare la vigilia di Natale per rispettare scadenze perentorie. Tra le osservazioni accolte figura quella della consigliera Mundula, volta a rendere più fruibile il bosco di Valcanneto: un esempio, sottolineano, di come la conoscenza del territorio abbia arricchito il Piano. «L’Amministrazione – concludono – si è affrettata a raccogliere i frutti senza spendere una parola di riconoscenza. La gratitudine in politica dura poco, ma una comunicazione corretta alla città è un dovere. E su questo dovere l’Amministrazione ha scelto di mancare».

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