La Macchina di Santa Rosa partecipa alla mostra”Macchine di Pace” che si apre il 4 aprile a Betlemme, in occasione del decennale del riconoscimento Unesco delle feste della Rete delle grandi Macchine a spalla italiane che coincide con i vent’anni della Convenzione Unesco 2003 per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.

La mostra presso il Bethlehem Peace Center, in Terra Santa – fanno sapere dalla Rete delle grandi Macchine a spalla italiane – è la prima tappa di un itinerario espositivo che, in Europa e in Italia, ha lo scopo di divulgare la cultura della tradizione mediterranea dopo il tempo sospeso della pandemia, veicolando un messaggio di pace forte e chiaro.

L’evento è sostenuto dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e gode del patrocinio di quel dicastero, di quello della commissione nazionale italiana per l’Unesco, del consolato generale d’Italia a di Gerusalemme e dei Comuni, le arcidiocesi e le diocesi delle città di Viterbo, Sassari, Nola e Palmi. È promossa da Rete delle grandi Macchine a spalla su idea, progetto e coordinamento scientifico di Patrizia Nardi, in collaborazione e condivisione con l’Icpi- Istituto Centrale del Patrimonio Culturale Immateriale del Ministero della Cultura, direttore Leandro Ventura.

La mostra, che viene realizzata in collaborazione con il Comune di Betlemme, presenta un’installazione di arte visiva contemporanea, in dialogo con forme e contenuti degli eventi rituali delle feste e vuole raccontare una storia millenaria “sospesa” dalla pandemia, che verrà riproposta nelle immagini e nelle musiche del film inedito di Francesco De Melis.

«Un progetto italiano di grande impatto emotivo e comunicativo che in ogni suo elemento – continuano dalla Rete delle grandi Macchine a spalla italiane – contrappone le “macchine di pace” delle feste alle “macchine da guerra”». La mostra resterà aperta fino al 17 aprile in uno dei momenti più suggestivi dell’anno, dalla Pasqua cristiana alla Pasqua ortodossa, sarà inaugurata alla presenza del sindaco Hanna Hanania, del Console Generale d’Italia a Gerusalemme, della locale Rappresentanza Unesco, dei Rotary Club del territorio.

La delegazione italiana, guidata da Giorgio Andrian e Patrizia Nardi, sarà ospite del Sindaco di Betlemme. «Una grande occasione per promuovere e divulgare la bellezza del patrimonio culturale immateriale delle feste della Rete in quest’anno speciale – dice Patrizia Nardi – in occasione del decennale del riconoscimento Unesco che coincide con i vent’anni della Convenzione Unesco del 2003 per la Salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale. Ma anche una splendida occasione perché comunità di un Patrimonio dell’Umanità possano impegnarsi direttamente e concretamente sul tema della Pace».

Per Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio dei Facchini «la nostra partecipazione a questo evento rappresenta una grande opportunità, oltre che un onore inestimabile. La possibilità di far conoscere le nostre tradizioni unitamente ad un forte messaggio di pace proprio in questi territori dove la pace è auspicata da tutto il mondo è motivo di grande orgoglio ma anche una grande responsabilità. Le forze messe in campo, già collaudate nel concerto del 31 agosto 2022 a piazza San Lorenzo - prosegue Mecarini - rappresentano una vera e propria gioiosa macchina di pace, così come lo sono le nostre Macchine a spalla, cui Unesco, non a caso, ha elevato al rango di patrimonio immateriale dell’umanità. Sarà certamente un esperienza che ci arricchirà dal punto di vista culturale e soprattutto umano».