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TOLFA - Un teatro pieno di attenzione e partecipazione ha accolto, lunedì 3 novembre, il convegno “La salute delle emozioni e dei sentimenti”, tenuto dalla bravissima ed empatica dottoressa ed esperta comunicatrice Marinella Linardos presso il Teatro Claudio di Tolfa, nell’ambito del Villaggio della Salute, un’iniziativa dedicata dalla Komen alla promozione del benessere psicofisico e alla prevenzione del tumore al seno.


L’incontro, rivolto agli studenti delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado di Tolfa e Allumiere, è stato un vero e proprio viaggio nel mondo interiore, alla scoperta delle emozioni come chiave di conoscenza di sé e degli altri. Con il suo linguaggio chiaro e coinvolgente la dottoressa Linardos ha accompagnato i ragazzi in un percorso di riflessione profonda, spiegando che “le emozioni non sono debolezze da reprimere, ma energie vitali da riconoscere, accogliere e trasformare”; ha poi parlato delle emozioni primarie — paura, rabbia, tristezza, gioia, disgusto e sorpresa — spiegando che ognuna di esse ha una funzione precisa: “la paura ci protegge dai pericoli, la rabbia ci aiuta a difendere i nostri confini, la tristezza ci consente di elaborare le perdite, la gioia rafforza i legami e alimenta la speranza. Non esistono emozioni negative” ha sottolineato la dottoressa Linardos “esistono solo emozioni che non abbiamo ancora imparato ad ascoltare”. Particolarmente toccante è stato il momento dedicato alla paura, che la dottoressa ha descritto come “un’emozione necessaria, capace di metterci in guardia ma che, se non viene compresa, può diventare paralizzante”. Attraverso esempi semplici e profondi, come la paura della notte o dell’addormentarsi, la dottoressa Linardos ha mostrato come la mente e il corpo reagiscano agli stimoli esterni e interni e come sia possibile imparare a gestirli. Un altro passaggio molto apprezzato è stato quello sulla rabbia, emozione spesso considerata “scomoda” ma che, se trasformata, può diventare forza, determinazione, capacità di dire “no”. Citando il mito di Achille e il suo dolore per la perdita di Patroclo la relatrice ha mostrato come anche le emozioni più potenti e distruttive possano essere comprese e canalizzate verso la crescita. Non sono mancati riferimenti alla letteratura e alla mitologia come linguaggi universali del sentire umano. “La letteratura e l’arte” ha spiegato la Linardos “ci insegnano a dare forma all’indicibile, a riconoscere in un racconto o in un dipinto le nostre stesse emozioni. È attraverso la cultura che impariamo a nominarle, a condividerle e, quindi, a trasformarle”. Un messaggio che ha risuonato profondamente nei ragazzi, che hanno partecipato con attenzione, ponendo domande e condividendo riflessioni personali sul coraggio, sull’amicizia e sul bisogno di essere ascoltati. La dottoressa Marinella Linardos è una psicologa e psicoterapeuta di lunga esperienza, una professionista molto stimata nell’ambito della psicologia dell’età evolutiva e della formazione; da anni conduce incontri e laboratori nelle scuole, dedicandosi alla promozione del benessere emotivo e alla prevenzione del disagio adolescenziale. Il suo metodo integra conoscenze scientifiche e sensibilità umanistica, ponendo sempre al centro la relazione come strumento di cura e crescita. L’incontro si è concluso tra lunghi applausi e feedback estremamente positivi da parte di studenti, docenti e organizzatori. Molti ragazzi hanno espresso gratitudine per “aver potuto parlare liberamente di emozioni spesso taciute” trovando nella Linardos un punto di riferimento autentico e rassicurante. La professoressa dell’IC Tolfa Allumiere, Brunella Franceschini, ha commentato: “L’incontro con la dottoressa Linardos ci ha dimostrato l’importanza di portare avanti un’educazione affettiva, un tema di grande attualità e rilevanza. La dottoressa ha sottolineato come imparare a conoscere le proprie emozioni diventi fondamentale soprattutto quando la vita ci pone di fronte a esperienze dure e inattese. Solo coltivando questa consapevolezza possiamo trovare la forza di scegliere come reagire, trasformando la difficoltà in un’occasione di crescita personale e interiore”. Anche la sindaca di Tolfa, Stefania Bentivoglio, presente all’incontro, ha voluto esprimere il proprio apprezzamento: “Ringrazio la dottoressa Linardos per aver regalato ai nostri ragazzi una lezione di vita. Parlare di emozioni e sentimenti è un modo per prendersi cura della comunità. La scuola, insieme alle famiglie e alle istituzioni, deve aiutare i giovani a crescere nel rispetto di sé e degli altri. Questo incontro ci ricorda che la salute non è solo fisica, ma anche emotiva e relazionale”. Soddisfazione è stata espressa anche dalla referente Komen dei Monti della Tolfa, Elena Riversi: “E’ stato molto più di un convegno: un momento di educazione alla vita, che ha lasciato un’impronta profonda nei cuori dei presenti. Ringrazio la dottoressa Linardos e la Komen che si sono dimostrati attenti al benessere delle nuove generazioni e capaci di promuovere iniziative che uniscono cultura, psicologia e umanità”.
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