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S. MARINELLA – Il minorenne di origini egiziane che giovedì è stato salvato dall’annegamento nel tratto di mare antistante lo stabilimento balneare comunale Perla del Tirreno, è stato ricoverato all’ospedale pediatrico del Bambin Gesù di Palidoro e le sue condizioni sono migliorate. Come riportato ieri dal nostro giornale, il ragazzo stava nuotando abbracciato ad un pallone nei pressi della scogliera che è collocata proprio davanti alla Passeggiata al Mare, il giovane, non sapendo nuotare, è stato preso dal panico ed ha cominciato ad urlare. Sulla scogliera erano presenti due bagnanti che hanno preso il ragazzo e portato al sicuro, prima che arrivassero i bagnini di due stabilimenti, che lo hanno portato a terra e affidato alle cure dei sanitari della Croce rossa di Santa Severa che lo hanno trasferito all’ospedale Bambino Gesù. I tre amici del ragazzo salvato e il capo bagnino dello stabilimento Trieste ricostruiscono quanto accaduto.
«Sono uno dei quattro amici che stavano con il ragazzo – dice Pietro – sapendo che non sapeva nuotare abbiamo deciso di fare il bagno ma siamo andati dove si toccava e poi, dopo che tre di noi si erano mossi, io e il mio amico siamo tornati a riva, dove l’ho lasciato con il pallone per andare a chiamare i miei amici che si trovavano su uno scoglio a largo. Il ragazzo, di sua iniziativa, ha deciso di provare a andare più a largo. Poi il resto lo sapete, ci era stato detto che il ragazzo era stato portato a Civitavecchia, invece è stato trasportato a Palidoro». A confermare la versione dei due bagnini dello stabilimento Perla del Tirreno, c’è anche il capo bagnino dello stabilimento Trieste, Daniele Barbati. «Il nostro bagnino, David Rinaldi, stava in postazione – racconta Barbati – e il ragazzo, per seguire gli amici, è andato con il pallone a largo, ad un certo punto il pallone gli è sfuggito e lui ha iniziato a fare quello che si dice “il sugherello” cioè andare a fondo e riemergere. Quando abbiamo visto la scena, David ha preso il pattino ed è corso là. Ad arrivare primi sono stati i due bagnanti che stavano alla scogliera e l’hanno tenuto a galla, poi è arrivato David che l’ha soccorso poi sono arrivati i bagnini della Perla che lo hanno caricato sul loro pattino e lo hanno portato a terra». Grazie dunque all’ottima organizzazione delle postazioni di salvataggio degli stabilimenti balneari, se il minorenne è stato tratto in salvo. «Noi stiamo qui dalle 9 alle 19 – conclude Barbati – ogni stabilimento ha due bagnini a rotazione, ad eccezione della Perla del Tirreno che ne ha tre. I bagnanti devono capire che il mare è pericoloso ma molti lo sottovalutano».
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