CERVETERI - «Sono esattamente sei mesi da quanto è iniziato tutto. Eravamo in quel campo. Un partita di calcio che casualmente e fortunatamente ha provocato un infortunio a Giulio e ha fatto scoprire ai medici una malattia rara e autoimmune del midollo osseo». A ricordare quel giorno, quei momenti drammatici, è la mamma di Giulio, il 15enne di Ladispoli, portiere del Cerveteri Calcio negli under 16, finalmente tornato a casa dopo un calvario durato sei mesi. Un ricordo che il papà ha voluto condividere sui social dopo che la società e la squadra tutta ha voluto dare il suo personale "bentornato" a Giulio, insignendolo con una targa ad hoc. «Se ci guardiamo indietro non sappiamo nemmeno come abbiamo fatto a superare tutto quello che ci è capitato - ha raccontato ancora la mamma di Giulio - ma il sorriso e la positività di Giulio sicuramente hanno contributo molto, insieme agli amici del calcio che sono diventati famiglia». La donna ha così voluto ringraziare tutti coloro i quali in questi lunghi sei mesi sono stati vicini alla sua famiglia e al giovane a lungo ricoverato al Bambino Gesù di Roma in attesa di un trapianto del midollo osseo, effettuato poche settimane fa. «Piano piano ci vedremo con più calma e con meno paura. Purtroppo ancora Giulio deve stare molto attento ai rapporti interpersonali, causa covid e qualsiasi infezione a cui è esposto. Giornata meravigliosa - ha concluso - grazie ancora, ce ne saranno tante altre».

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