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CIVITAVECCHIA – «Ci costituiremo parte civile. Ci aspettiamo che nelle prossime settimane verrà disposto un incidente probatorio per cristallizzare le dichiarazioni della persona offesa».
A parlare è l’avvocato Lorenzo Mereu, legale della famiglia della studentessa che ha denunciato gravi episodi di molestie da parte di un docente dell’istituto superiore frequentato. Le indagini, condotte dai Carabinieri e coordinate dalla Procura di Civitavecchia, hanno già portato all’arresto di un insegnante – ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale su minore – e a misure restrittive per altri tre professori, ritenuti responsabili di aver omesso di intervenire o segnalare.
«Rimaniamo in attesa degli sviluppi e ci faremo un’idea chiara quando potremmo fare accesso agli atti che allo stato non sono ancora nella disponibilità della difesa - ha aggiunto l’avvocato Mereu - chiaramente ringraziamo gli investigatori e gli inquirenti per l’attività svolta con attenzione e con sensibilità».
Nella denuncia si fa riferimento a pranzi a casa del docente, sfide alle quali alcune studentesse sarebbero state sottoposte e soprattutto ad un progetto scolastico svoltosi nella primavera del 2024 in una struttura ricettiva della Maremma. È in quel contesto che – stando alla denuncia – l’insegnante avrebbe rivolto attenzioni indebite alla studentessa.
«Eravamo in campeggio, tutte in bikini, ero bendata, sdraiata sul tavolo a pancia in giù e stavo partecipando a un gioco: dovevo indovinare cosa mi stavano spalmando addosso. Solo al termine del gioco ho saputo che quando era arrivato il turno del prof, lui ne aveva approfittato per toccarmi glutei e gambe con un mix di dentifricio e terra». A quel punto, una volta avuta contezza dell’autore del massaggio, la ragazza sarebbe scoppiata in un pianto inconsolabile, proseguito anche al ritorno a casa, quando raccontò tutto alla mamma. Non solo il camping.
Ci sono anche mosse di judo, attraverso le quali il professore avrebbe palpeggiato le parti intime di una studentessa, e anche «condotte verbalmente moleste poste in essere dal principale indagato nei confronti delle studentesse all’interno dell’istituto scolastico» come ricostruito dai carabinieri. A rafforzare la credibilità delle accuse sono arrivate le testimonianze di altre sei compagne di scuola, che hanno confermato dinamiche simili, definendo un clima di disagio crescente nei confronti di quel professore. Professore che, insieme ai colleghi coinvolti, sarà sottoposto nei prossimi giorni ad interrogatorio di garanzia. L’Ufficio scolastico regionale del Lazio ha confermato che l’insegnante arrestato era stato sospeso in via cautelare mesi fa, mentre sono stati avviati procedimenti disciplinari nei confronti degli altri tre docenti.
Le indagini sono ancora in corso e che gli indagati, pur gravemente indiziati, devono considerarsi presunti innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva, in ossequio al principio costituzionale di non colpevolezza.
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