LADISPOLI – Il Pd accusa: «Ladispoli non ha partecipato ai bandi di Città Metropolitana: sono stati persi fondi importanti per cultura e sport». Per i dem palazzo Falcone avrebbe potuto aderire per ottenere contributi economici. «Grazie al Pnrr e ai Piani Urbani Integrati – scrive il Partito democratico, rappresentato in aula dai consiglieri comunali Crescenzo Paliotta e Silvia Marongiu - la Città Metropolitana di Roma Capitale, guidata da Gualtieri, ha messo a disposizione dei comuni della provincia fondi per più di 300 milioni per riqualificare e ammodernare i poli culturali e gli impianti sportivi, così da consegnare ai cittadini, alle associazioni e alle società luoghi dove poter esprimere al meglio la cultura e lo sport. Dei 120 comuni del distretto, ben 101 hanno fatto domanda e sono stati erogati a ognuno fondi che vanno da 1 milione e mezzo fino a 3 milioni». Elencate le località destinatarie dei bonus: Fiumicino, Bracciano, Cerveteri, Santa Marinella, Civitavecchia. «Ladispoli non ha inviato nemmeno la domanda – prosegue la nota – questo finanziamento sarebbe stato magari utilizzato per riaprire finalmente l’auditorium chiuso da 8 anni, ma anche per realizzare una seconda sala negli spazi adiacenti. E sarebbero stati sufficienti pure per restaurare “Casa Rossellini”, edificio ormai ridotto in rovina. Non è la prima volta che Ladispoli perde finanziamenti statali e regionali». Il sindaco risponde al fuoco. «Di certo non accettiamo lezioni da questo Pd – replica Alessandro Grando – che qui a Ladispoli ci ha lasciato un bilancio in predissesto finanziario. Perciò aggiungo, come si prendono i finanziamenti lo sappiamo bene e lo abbiamo dimostrato portando alla causa decine di milioni di euro da enti sovraordinati per iniziative sul sociale, per intervenuti di manutenzione del patrimonio pubblico e per infrastrutture. In più, notizia dell’ultima ora, abbiamo ottenuto un milione di euro dalla Regione per efficientamento energetico in vari plessi scolastici, il che attesta il buon operato della nostra amministrazione». Doverosa una parentesi sul cine-teatro. Ad inizio 2025 lo stesso primo cittadino aveva lanciato un ultimatum alla ditta che da 3 anni ha sospeso i lavori di ristrutturazione. «Entro maggio tutto deve essere finito, altrimenti revocheremo la concessione», queste le sue parole. A distanza di sei mesi il cantiere sarebbe ripreso e non mancherebbe tanto all’inaugurazione come confermato dallo stesso Grando.

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