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TUSCANIA - Si è tenuto presso la sala consiliare del Comune di Tuscania, il quarto incontro tematico di area vasta promosso dal Prefetto di Viterbo. L'appuntamento, dedicato all'ambito distrettuale di competenza della Compagnia dei Carabinieri di Tuscania, ha riunito i sindaci di numerosi comuni e i vertici provinciali delle Forze dell'Ordine e dei Vigili del Fuoco, in un'ottica di confronto operativo e conoscenza diretta delle specificità territoriali. All'iniziativa hanno partecipato i sindaci di Arlena di Castro, Canino, Cellere, Montalto di Castro, Piansano, Tarquinia, Tessennano, Tuscania e Valentano. Assenti i rappresentanti dei comuni di Farnese, Latera, Ischia di Castro e Gradoli. Il Prefetto ha aperto i lavori sottolineando il valore strategico di questi incontri per affrontare il tema della sicurezza in una prospettiva partecipata, fondata sulla prevenzione e orientata alla promozione di una legalità diffusa. Lo scambio tra il Prefetto, in qualità di autorità provinciale, e i sindaci, come autorità locali di pubblica sicurezza, è stato definito uno strumento essenziale per intercettare i bisogni della cittadinanza e definire risposte efficaci. L'analisi dei dati sulla criminalità ha evidenziato che l'area, complice la sua vocazione turistica, è esposta alla commissione di reati. I comuni più popolosi come Tuscania, Montalto di Castro e Tarquinia registrano indici di delittuosità più elevati rispetto alla media provinciale per quanto riguarda i reati violenti e contro il patrimonio, anche al di fuori della stagione estiva. Nel primo semestre 2025 si è registrato un lieve aumento dei delitti contro la persona (lesioni, minacce) e un decremento dei reati contro il patrimonio (furti, danneggiamenti). Particolarmente positivo il dato relativo alle rapine, con zero casi nel primo semestre 2025. Per quanto concerne i reati connessi allo spaccio di stupefacenti, l'incremento nel numero di denunce nel primo semestre 2025 è stato interpretato come un indicatore dell'efficacia dell'azione di contrasto delle forze dell'ordine, impegnate in particolare nelle aree boschive e adiacenti alle principali arterie stradali. L'impegno dell'Arma dei Carabinieri in queste zone ha portato al successo dell'operazione "Sottobosco" a Montalto di Castro, che nell'ultimo anno ha visto l'arresto di 24 persone e il sequestro di 2,5 kg di sostanze. Anche la Guardia di Finanza di Tarquinia partecipa attivamente al contrasto di questo fenomeno, oltre ai costanti controlli antievasione. In tema di sicurezza estiva, è stato notato un "cambio di passo" nei comuni rivieraschi rispetto all'anno precedente, attribuito all'integrazione tra le componenti istituzionali, al contributo delle Polizie Locali e alla collaborazione della cittadinanza e del tessuto produttivo. A tutti i sindaci è stato rivolto l'invito a promuovere politiche di sicurezza che valorizzino la partecipazione civica, l'utilizzo delle tecnologie (come la videosorveglianza) e il rafforzamento delle risorse umane e strumentali delle Polizie Locali. Sul fronte della Protezione Civile, pur rilevando l'aggiornamento regolare dei Piani comunali, è stata sottolineata l'importanza di una costante revisione, soprattutto per la valutazione delle aree a rischio esondazione dovute ai corsi d'acqua a prevalente carattere torrentizio. Si è richiamata l'importanza della prevenzione attraverso la cura del territorio (sfalcio antincendio, manutenzione di campi e argini), con i Vigili del Fuoco che hanno espresso soddisfazione per la riattivazione del protocollo con Montalto di Castro e Tarquinia per il presidio acquatico estivo. Si è notata una riduzione degli incendi boschivi nel 2025. Per la sicurezza stradale, il territorio condivide criticità provinciali legate soprattutto alla manutenzione della rete viaria. I comuni sono stati invitati a segnalare e ad agire per la risoluzione dei problemi. Il Prefetto ha ribadito la validità del decreto che coordina l'utilizzo degli autovelox e ha annunciato che saranno fornite raccomandazioni specifiche e valutate le richieste di nuove installazioni nei punti di comprovata pericolosità.
Riguardo l’immigrazione, pur essendoci una presenza proporzionata, è stata segnalata l'assenza di una rete di seconda accoglienza (SAI). Il Prefetto ha invitato le amministrazioni locali a investire in tale direzione per favorire un'integrazione reale e diffusa. Nel dibattito conclusivo, il Sindaco di Tuscania ha confermato le criticità della rete viaria e la necessità di politiche di sicurezza preventiva con nuove tecnologie, in risposta alla crescente percezione di insicurezza, segnalando anche difficoltà gestionali per la carenza di personale. Il Sindaco di Arlena di Castro ha auspicato un sostegno governativo per le assunzioni nei piccoli comuni, mentre il Sindaco di Canino ha segnalato la presenza non controllata di cittadini extracomunitari. Di contro, il Sindaco di Tessennano ha riportato una percezione opposta, evidenziando la grande attenzione delle Forze dell'Ordine e la collaborazione della cittadinanza, pur in assenza di una stazione dei Carabinieri. Ha segnalato le difficoltà legate alla carenza di risorse umane nei piccoli comuni e il fenomeno dello spopolamento delle aree interne. In chiusura, il Prefetto ha ringraziato per il confronto attivo, ribadendo la necessità di fondare l'azione istituzionale su dati oggettivi, rispondendo alla percezione di insicurezza, talvolta legata al "sentito dire", con politiche responsabili e una presenza concreta. Il consesso ha concordato sull'importanza di una gestione proattiva e partecipata dei fenomeni per il rafforzamento della coesione territoriale e la tutela del bene comune.
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