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ALLUMIERE - Ci sono storie che non vengono raccontate, taciute perché scomode a molti. Storie che dividono, ma che è necessario ricordare nel modo giusto.
Ritanna Armeni, giornalista e scrittrice, è quello che fa nel suo romanzo analizzando chirurgicamente i fatti avvenuti in via Rasella il 23 marzo del 1944, in una Roma occupata dai tedeschi.
È stato emozionante conoscere in maniera chirurgica la storia dei dodici giovani partigiani romani, appartenenti al Gruppo di azione patriottica, che hanno lottato in nome di una libertà che è stata conquista combattendo, perché nessuno la regala.
“Ieri un tempo per attendere e un tempo per stupirci. Femminile, plurale. ha incontrato Ritanna Armeni, ed è stato incredibile. Gentilezza, profondità, eleganza, chiarezza, anche un po’ di ironia… Quanta bellezza in questi incontri letterari, momenti di condivisione che offrono una misura diversa del tempo, quello che ci fa stare bene”, così ha commentato il gruppo di Femminile, plurale. “È stata un’emozione poter proseguire le celebrazioni del 25 aprile con un libro appassionante di un’autrice autorevole, già impegnata in precedenti pubblicazioni nel racconto della Storia del ‘900 italiano. Ritanna Armeni raccontando la genesi, la struttura e le storie di “A Roma non ci sono le montagne“, edito da Ponte alle Grazie, ci ha condotto nella Roma occupata del 1944, dando voce ai partigiani protagonisti dell’azione di via Rasella, episodio cruciale e controverso della Resistenza".
La Rassegna letteraria si sta confermando un appuntamento importante della programmazione culturale di Allumiere e per tutto il territorio. Il prossimo incontro sarà il 5 giugno: in dialogo con Giulia Caminito, autrice del romanzo “Il male che non c’è”, Bompiani editore.
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