CERVETERI - Non poteva lasciare la sua abitazione, in questo caso la sua roulotte parcheggiata a Cerveteri perché ai domiciliari e invece è stato beccato in auto con un amico mentre andava al mare. Protagonista della vicenda un avvocato romano già arrestato a gennaio scorso mentre si trovava a Regina Coeli scoperto a consegnare, durante un colloquio con un suo assistito, 10 grammi di cocaina e 40 di sostanza da taglio. Da qui i domiciliari. I carabinieri per due giorni (il 21 e il 22 luglio scorso) non lo avevano trovato all'interno della suo roulotte. Successivamente è stato rintracciato dai militari di Cerveteri sull'auto di un suo amico. Dentro allo zaino che portava con sé un paio di ciabatte e un telo da mare. Insomma, l'avvocato, ai domiciliari, visto il gran caldo, aveva pensato bene di godersi tintarella e bagno refrigerante sulla costa. Da qui la decisione del pm Carlo Villani di chiedere al giudice di sostituire i domiciliari con la custodia in carcere, perché la condotta del legale "è sintomatica alla mancata totale considerazione che ha dei provvedimenti disposti dall'autorità giudiziaria - si legge nell'atto - ritenendosi libero di poter andare al mare". Per lui, ora, si sono aperte le porte del carcere di Borgata Aurelia.

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