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Revocato lo sciopero del 16 maggio per l’intesa sul contratto integrativo provinciale del comparto agricolo. La notizia è emersa ieri pomeriggio durante la manifestazione per i diritti e la dignità dei braccianti agricoli organizzata a piazza Dante da Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Viterbo. Il contratto verrà firmato nei prossimi giorni.
Durante il sit-in hanno preso la parola i tre segretari di categoria Massimiliano Venanzi (Flai), Andrea Piferi (Fai) e Antonio Biagioli (Uila) insieme al presidente del Biodistretto della Via Amerina e delle Forre-Comitato No scorie nucleari Famiano Crucianelli e alla rappresentante studentesca di Percorso Lucia Ferrante. Ha aderito anche la Rete degli Studenti Medi.
Presenti in piazza l’assessore Emanuele Aronne, i consiglieri comunali del Pd Alessandra Troncarelli e Francesca Sanna, la segretaria provinciale del Pd Manuela Benedetti e il presidente provinciale dell’Anpi Enrico Mezzetti.
L’intesa sul rinnovo del contratto integrativo agricolo è arrivata dopo il ritorno di Confagricoltura al tavolo di confronto con i sindacati «ma noi abbiamo voluto confermare questa giornata di mobilitazione - ha detto Biagioli – che è un punto di partenza e non di arrivo».
I tre sindacalisti hanno ricordato che le priorità sono la dignità calpestata dei braccianti, che «spesso non trovano una casa per vivere, devono raggiungere il posto di lavoro senza trasporti dedicati e che, per rinnovare il permesso di soggiorno, hanno tempi a volte superiori a un anno - ha detto Venanzi –; chi è senza documenti in regola è a volte costretto a lavorare in nero».
Lucia Ferrante ha ricordato i tirocini non retribuiti e «l’obbligo per gli studenti stranieri di ateneo di pagare 700 euro all’anno per avere l’assistenza del sistema sanitario nazionale, mentre prima il costo era di 150 euro». Ferrante ha garantito il percorso comune di lotta con i lavoratori per i diritti.
Tra le altre priorità la sicurezza sui posti di lavoro e la necessità di turnazioni di lavoro durante l’estate che prevedano anche giornate di stop, oltre una certa temperatura e in certi orari, da prevedere con appositi decreti regionali.
Piferi della Fai Cisl ha ricordato la possibilità di corsi di formazione gratuiti per il personale agricolo grazie all’ente bilaterale per dare consapevolezza dei propri diritti ai lavoratori, mentre Daniele Camilli, moderatore dell’evento, ha detto che nella Tuscia ci sono 9 mila braccianti agricoli e 1.300 solo a Viterbo e ricordato l’invito fatto, per la parata del 25 aprile, dall’Anpi ai sindacati agricoli come segno di comune percorso per i diritti sociali e pubblici.