ALLUMIERE – Non si spegne ad Allumiere l’eco della Marcia della Pace che domenica ha unito le comunità di Tolfa, Allumiere e La Bianca in una giornata intensa e ricca di significato. L’iniziativa, promossa dal Comitato locale dei liberi cittadini per la Palestina, ha rappresentato un vero esperimento di disarmo e solidarietà attiva. “Che bella la piazza di Tolfa, che bella la piazza di Allumiere e, soprattutto, che belli i ragazzi che con i loro interventi hanno partecipato, presidiato e raccontato la bellezza del loro territorio — ha commentato la consigliera comunale di Tolfa e segretaria del Partito Democratico Sharon Carminelli. È stata una domenica di consapevolezza, di comunità, di scambio, di partecipazione. È così che si costruisce la pace: mettendo insieme le persone, unendo le comunità e scegliendo di non essere indifferenti. La giornata, caratterizzata da momenti di riflessione, condivisione e impegno civile, ha voluto ribadire che la pace si costruisce a partire dai luoghi che abitiamo, dai gesti quotidiani e dal dialogo tra le persone”. La presidente di Snoq Allumiere e dell’associazione “Femminile, plurale”, Brunella Franceschini, ha sottolineato: “Partecipare significa prendere parte, contro le ingiustizie e contro i soprusi. Noi non rimaniamo indifferenti. Allumiere e Tolfa insieme per la pace, per una Palestina libera”. Tra le promotrici della manifestazione la professoressa Paola Polucci che ha spiegato: “Sui Monti della Tolfa si è svolto un esperimento di disarmo, una marcia pacifica per unire Tolfa, Allumiere e La Bianca in nome della giustizia internazionale e della pace. Abbiamo camminato fianco a fianco per ribadire che l’educazione alla pace comincia da qui — dalle nostre comunità, dal modo in cui impariamo a guardare l’altro. Lottare per la Palestina significa lottare per la dignità di ogni cittadino, italiano e del mondo intero. Significa battersi per un futuro di libertà e pace per tutti. Non può essere il potere economico o militare a dominare il mondo, se vogliamo che i nostri figli vivano una vita dignitosa e libera. L’umanità è meglio di quello che vogliono farci credere. E noi vogliamo ancora crederci”.La marcia è stata anche occasione di solidarietà concreta, con una raccolta fondi destinata alle associazioni Gazzella e Mezza Luna Rossa, che operano in Palestina a sostegno delle vittime civili”.

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