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TOLFA – “Cibo condito ad Arte: siamo quello di cui ci nutriamo”: una mostra ideata dall’artista di Tolfa Simona Sarti e Alessandra Degno “per riflettere sul rapporto tra alimentazione, cultura e sostenibilità”. Il prossimo 18 giugno a Roma alle ore 17, presso la sede dell’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, verrà inaugurata la prima sezione della mostra alla presenza dell’Assessora Sabrina Alfonsi e delle ideatrici del progetto, Alessandra Degni e Simona Sarti. La mostra nasce per celebrare l’80° anniversario della fondazione della FAO, un’occasione importante per richiamare l’attenzione sulle emergenze legate alla fame nel mondo, ancora purtroppo presenti in molte regioni. “Attraverso un percorso artistico e culturale, l’iniziativa invita a una riflessione profonda sul valore del cibo e sull’importanza di un rapporto rispettoso con la natura- spiegano le ideatrice Simona Sarti e Alessandra Degni - il progetto si sviluppa attorno al tema dell’alimentazione e vuole sensibilizzare il pubblico, mostrando come ciò che mangiamo sia parte integrante della nostra identità e del nostro modo di vivere. Il cibo diventa così veicolo di conoscenza, apertura verso altre culture e strumento per costruire legami tra persone di diversi background”.La mostra, organizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale “Associazione Arte altra”, avrà durata annuale e sarà articolata in quattro sezioni tematiche, ciascuna rappresentata da opere d’arte collocate sia all’interno degli uffici dell’Assessorato sia in installazioni esterne. Alla realizzazione partecipano numerosi artisti, tra cui Silvia Agostini, Bruno Aller, Isabella Angelini, Aurelio Cannatà, Norberto Cenci, Marco Delli Veneri, Alessandra Degni e Simona Sarti (DESART2), Antonio Esposito, Marisa Facchinetti, Giovanna Gandini, Marzia Gandini, Metello Iacobini, Felice Leonardi, Silvana Leonardi, Federica Lesti, Brunella Martucci, Luisa Mazzullo, Michel Patrin, Elisabetta Piu, Ginevra Diletta Tonini Masella e Caterina Vitellozzi.Il percorso espositivo sarà visitabile fino al 19 settembre 2025.
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