di TONI MORETTI



CERVETERI - Ci permettiamo di insistere nel denunciare ritenendolo un dovere civico pertinente al ruolo che un organo di informazione svolge in una città, il fatto che da molto tempo ormai, l’amministrazione fa orecchie da mercante sull’incresciosa situazione che si è creata dalle parte posteriore della fontana in piazza Aldo Moro, dove persone anziane e purtroppo non solo, si fermano ad orinare e questo a meno di dieci metri di un impianto di servizi pubblici inspiegabilmente chiusi al pubblico. Riteniamo sia inutile riepilogare la storia che ha portato la nascita di quella struttura inutilizzata, il bisogno che si ha di quei servizi ubicati vicino alle fermate e al capolinea degli autobus del TPL, delle linee Cotral e dei tanti bus turistici che vi stazionano quando scaricano i turisti che si recano in visita al centro storico, al palazzo Ruspoli, al museo Caerite. E’ anche ormai inutile ripetere quanto squallido sia presentare a questa platea di persone la pozzanghera di urina che si forma nell’arco della giornata nonostante il lavoro meticoloso degli operatori ecologici di quella zona, che si immagina, anche se non richiesto, cercano di ovviare con secchiate di acqua con l’intento di dissolvere perlomeno l’odore che tende a formarsi. Premesso che è allucinante arrivare a pensare che una amministrazione possa soprassedere ad un servizio tanto utile ed importante per mancanza di fondi, ma senza sollevare inutili quanto sterili polemiche sull’utilizzo delle risorse, penso sia permesso fare delle valutazioni che stanno sotto gli occhi di tutti. E’ consentito, ci pare, che chi è assistito dai servizi sociali, che magari occupa una casa del comune senza pagare il canone, che dai servizi riceve anche un contributo economico, che dal centro solidarietà magari un pacco alimenti, chiedere in cambio un impegno lavorativo per la collettività? Gli si potrebbe proporre di tenere aperti e puliti i bagni. Magari arrotondano il contributo con qualche mancia e rompono la noia di portare sempre a spasso il cane. Siamo sicuri di non poter contare su nessuno in queste condizioni?