CIVITAVECCHIA – Monopattini elettrici ovunque, anche dove non dovrebbero.

A Civitavecchia l’iniziativa nata da una convenzione tra Comune e privato per promuovere la mobilità sostenibile sta generando più disagi che benefici.

In particolare nelle aree nevralgiche della città – dalla stazione a Largo della Pace, fino a Marina e piazza Calamatta – i mezzi vengono spesso lasciati in modo disordinato, creando pericoli per pedoni, viaggiatori e conducenti.

Nei pressi delle fermate di autobus e taxi, i monopattini parcheggiati a ridosso delle aree di sosta ostacolano la circolazione e rappresentano un serio rischio per chi si muove con bagagli o per chi è costretto a manovre improvvise per evitarli.

Il problema è evidente e sotto gli occhi di tutti, ma manca una regolamentazione chiara.

Crescono, intanto, gli interrogativi sul servizio: a che età è consentito il noleggio?

I monopattini sono equipaggiati con dispositivi obbligatori come luci, campanello, casco o bretelle riflettenti?

E soprattutto: chi controlla il rispetto delle regole?

Non è raro vedere, soprattutto la sera, giovanissimi – spesso minorenni – in due su un solo monopattino, sfrecciare sui marciapiedi senza alcuna protezione.

Un comportamento pericoloso che impone un intervento urgente da parte del Comune e un’intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine.

Serve chiarezza su stalli, sicurezza e responsabilità.

La mobilità sostenibile non può tradursi in anarchia urbana.

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