Un cane è stato investito mortalmente mercoledì sera, intorno alle 19.40, in via Santa Maria della Grotticella a Viterbo. Sul posto la polizia locale e un’ambulanza, intervenuti dopo che il proprietario del cane, reagendo, ha avuto un alterco con il proprietario dell’auto che ha preso sotto l’animale. Intorno alle 22, poi, il cane è stato portato via da un’impresa funebre che tratta anche gli animali. È l’ennesimo fatto che dimostra la pericolosità di questa via, riasfaltata dopo decenni l’anno scorso ma ancora molto buia di notte e con visibilità a raggio ridotto per le siepi sporgenti verso la carreggiata e nessun dissuasore di velocità. I residenti sollevano, ancora una volta, questa situazione dopo che l’auto ha ucciso il cane all’altezza del civico 71. «Servirebbero dei dossi nei punti più pericolosi della via – dice un residente – che impediscano le corse di auto e moto che, la notte e, talvolta, anche durante il giorno, corrono perché non ci sono controlli e autovelox».

L’ipotesi dossi è quella più richiesta e accreditata perché, tempo fa, era stata resa nota l’impossibilità di mettere un autovelox per la posizione e le caratteristiche di via Santa Maria della Grotticella. L’area, in questi giorni, è stata particolarmente colpita da brutti fatti come il furto in abitazione che ha portato all’arresto di due persone. C’è, poi, chi chiede il cambiamento della viabilità. «Si sta facendo un bel parlare della mobilità sostenibile e del cambio della viabilità a Viterbo – dice un altro residente – ma non si è ancora in grado di migliorare quella locale. Se non si potranno avere i dossi serve rendere a senso unico una parte di via Santa Maria della Grotticella, in particolare il rettilineo in cui la gente spesso corre. Il doppio senso di circolazione di un tratto stretto, isolato, buio e pericoloso sta portando ai fatti come quelli di stasera». Ci sono tante voci, quindi, che chiedono una presa d’interesse seria e responsabile da parte del Comune di Viterbo e degli assessori competenti perché la sicurezza pubblica viene prima di ogni rivoluzione del traffico che, pur giusta, va prima coniugata con le esigenze reali e quotidiane dei residenti.