LADISPOLI - «Attiveremo le fototrappole: saranno funzionanti entro il mese di settembre». Non ha più dubbi Marco Pierini, assessore ad Igiene e Ambiente di Palazzo Falcone. La guerra contro gli “sporcaccioni” si può combattere soltanto con le multe. E, dopo tanti annunci, sembra che i dispositivi questa volta possano essere realtà. Si partirà con 8 occhi elettronici che saranno piazzati in zone segrete, ma si prevede dove ci sia più necessità per la presenza di discariche abusive, e verranno fatte ruotare per impedire agli incivili di capire dove si trovino. «Ci prenderemo dei giorni in più – sostiene l’assessore - per effettuare i dovuti collegamenti con le compagnie telefoniche e per l’installazione. Ci aiuterà anche la ditta Tekneko che si occupa dell’appalto della nettezza urbana». Le fototrappole verranno gestite dalla Polizia locale di Ladispoli, guidata dal comandante Sergio Blasi.

Diverse le aree prese d’assedio ultimamente. Su tutte il terreno che si trova sotto al cavalcaferrovia Nove Novembre di fronte alla biblioteca comunale Peppino Impastato, gli uffici postali e la scuola dell’Alberghiero. Nonostante le maxi bonifiche avviate dal comune, con una certa regolarità si tornano a formare discariche di rifiuti e materiali ingombranti di fronte al magazzino utilizzato per anni come baraccopoli dai senza fissa dimora. Analogo discorso per le vie laterali di via Primo Mantovani, arterie di collegamento con le frazioni etrusche di Campo di Mare e Cerenova. «La finalità delle fototrappole – conclude Marco Pierini – è proprio quello di contrastare il degrado. Ricordo che oltre alle sanzioni scatterebbero denunce penali nei casi più estremi».

I PRECEDENTI

In passato i dispositivi vennero collocati nelle campagne ladispolane con buoni risultati visto che dopo pochi giorni vennero beccati una decina di residenti e forestieri che si erano liberati dei sacchetti dell’immondizia. A Cerveteri da anni hanno portato a sanzionare centinaia di persone dai vigili urbani. ©RIPRODUZIONE RISERVATA