TOLFA – Riscoprire le radici, costruire il futuro, la Pro Loco forma i “Custodi della Cultura Locale”: tra storia, arte e comunità, un progetto partecipato per valorizzare chiese e palazzi storici grazie alla collaborazione con il Centro Anziani APS “La Rocca”. A pochi mesi dall’insediamento, il nuovo direttivo della Pro Loco di Tolfa, presieduto da Giuseppina Esposito, sta dando prova di una visione chiara e ambiziosa: fare della cultura un vero motore di comunità. E lo sta facendo con un progetto innovativo e profondamente simbolico, che affonda le radici nella storia e guarda al futuro: la formazione dei “Custodi delle chiese”. Tolfa continua a distinguersi come modello di partecipazione attiva e valorizzazione culturale e, questa volta, grazie alla Pro Loco, lo fa attraverso un progetto che ha tutte le caratteristiche per lasciare un segno profondo nella vita del territorio. L’iniziativa nasce dalla collaborazione con il Centro Anziani APS “La Rocca” e si propone di formare un gruppo di volontari over 60 che, dopo un ciclo di lezioni di storia locale, si prenderanno cura dell’apertura e dell’accoglienza turistica nei principali luoghi sacri e storici del paese. Non semplici “apri-porta”, ma veri e propri narratori di cultura, pronti a raccontare Tolfa ai visitatori. “È un’attività su cui puntiamo moltissimo — spiega il professor Gianmarco Canestrari, segretario della Pro Loco — perché si inserisce in un disegno più ampio di valorizzazione del nostro patrimonio: non solo chiese, ma anche palazzi storici, sentieri, tradizioni e identità. Un gruppo di cittadini ha potuto riscoprire la storia dei luoghi più significativi del paese: non solo nozioni accademiche, ma racconti, curiosità, vicende umane e sociali che danno vita a un patrimonio altrimenti muto. Grazie a questa formazione, i partecipanti sono pronti a ricoprire un ruolo chiave: accogliere i visitatori, tenere aperte le chiese nei fine settimana e offrire informazioni e approfondimenti sul loro valore artistico e spirituale”. Le prime aperture riguarderanno due chiese centrali nella vita religiosa e storica di Tolfa: la Chiesa del Crocifisso e Sant’Egidio. A queste si affiancheranno, sul fronte laico, altri edifici emblematici come il Palazzaccio e la Torre dell’Orologio. Questi volontari saranno una voce viva che racconta il paese a chi lo visita”. Il percorso formativo, tenuto da Canestrari nella sede della Pro Loco, ha permesso ai partecipanti di riscoprire la storia dei luoghi più significativi della città, con un approccio che ha privilegiato l’esperienza diretta, i racconti e le vicende umane oltre le nozioni scolastiche”. La presidente Esposito e gli altri membri del direttivo poi concludono: “Ci piace pensare a loro come a un ponte tra passato e presente, una voce viva e consapevole, capace di far emergere il valore della nostra storia”. La Pro Loco di Tolfa si conferma un soggetto attivo e innovativo, ben oltre la semplice organizzazione di eventi: una realtà culturale radicata nel territorio, impegnata a coniugare natura, arte e memoria. Lo dimostrano anche le altre iniziative promosse in questi mesi, come la partecipazione alla “Panchina Letteraria”, la collaborazione a presentazioni di libri e l’adesione alla “Via Agostiniana”, con la presenza all’evento culturale tenutosi alla Sughera, lungo il percorso attribuito al passaggio di Sant’Agostino. Educazione civica e turismo consapevole: la scuola in cammino con la Pro Loco, grazie al progetto della professoressa Giuseppina Esposito sono stati coinvoti anche gli aunni. Nell’ambito di un’iniziativa di educazione civica promossa dall’Istituto Comprensivo di Tolfa, un gruppo di studenti ha partecipato a un percorso storico-naturalistico nel centro storico, con il supporto del professor Gianmarco Canestrari della Pro Loco e dei docenti Giuseppina Esposito (religione cattolica) e il docente di scienze motorie, in un’originale combinazione tra trekking e cultura. L’uscita ha preso il via dalla sede della Pro Loco, dove è stata introdotta l’attività dell’associazione. Il gruppo ha poi attraversato via Roma, piazza Vecchia, il Palazzaccio, la Rocca, le chiese del Crocifisso e di Sant’Egidio fino al Santuario, accompagnato dalle spiegazioni storiche del professor Canestrari e dai contributi spirituali della docente Esposito. Emozionante la tappa alla Rocca, con l’ascolto dell’antico organo meccanico. L’iniziativa si inserisce in un progetto più ampio avviato dal nuovo direttivo insediatosi l’8 aprile scorso. L’obiettivo è chiaro: non solo valorizzare le tradizionali feste paesane, ma costruire un’offerta culturale continuativa che racconti Tolfa in tutte le stagioni, mettendo in rete le risorse locali e coinvolgendo attivamente i cittadini di ogni età. “Tolfa ha una ricchezza straordinaria — spiega il professor Canestrari — e noi vogliamo essere i custodi di questa ricchezza. Non solo conservare, ma raccontare, coinvolgere, emozionare.”

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