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Tutela della pubblica incolumità, l’amministrazione comunale si appresta a varare un apposito regolamento. Uno strumento necessario per stabilire disposizioni chiare e norme precise in merito agli interventi in conto danno, ossia quelli in cui il Comune deve intervenire, per questioni di pubblica incolumità, al posto del privato proprietario del bene. Su cui poi l’amministrazione si rivarrà per rientrare delle spese sostenute per l’intervento. La proposta portata ieri in terza commissione serviva a gettare le basi del tappeto normativo del nuovo regolamento che dovrebbe servire a chiarire a chi spetta il compito di intervenire e anche le modalità con cui farlo. Uno strumento, la cui necessità e urgenza, è testimoniata da alcune situazioni in cui Comune e privati si fronteggiano, anche tramite ricorsi. Vedi il caso dello smottamento da una rupe, di proprietà privata, in strada Filante con interdizione al traffico per mesi. Alla diffida del Comune affinché provvedesse a mettere in sicurezza il luogo, la proprietaria ha risposto con un ricorso al Tar. Il problema della titolarità dell’intervento riguarda anche il parcheggio di via Genova, completamente chiuso per il crollo di un muro, per il quale sono in corso accertamenti e che dalle prime indagini risulterebbe di competenza dei tre condomini sovrastanti.
Pur favorevoli alla proposta nel merito, i consiglieri di opposizione - in particolare Laura Allegrini di Fratelli d’Italia, Alvaro Ricci del Pd e Letizia Chiatti del gruppo misto - hanno però contestato il metodo ritenendo il testo troppo tecnico e poco politico. Secondo la minoranza, infatti, nel documento non si fa riferimento ai fondi pubblici e a strumenti già previsti dalla legge che consentirebbero margini di manovra all’amministrazione per poter intervenire in tempi accettabili. Per ridurre al minimo i disagi derivanti da situazioni, come la chiusura di strade o parcheggi, che in attesa del palleggio tra competenze pubbliche e private impattano sulla pubblica incolumità e creano pesanti disagi alla cittadinanza. A fronte di tali sottolineature e di un dibattito serrato, il presidente di commissione Marco Nunzi ha deciso di rimandare la votazione, per dare modo di predisporre gli emendamenti al testo che saranno discussi nella prossima riunione. Una volta emendato, il regolamento sarà più sottoposto al vaglio del consiglio comunale.