Il primo passo per il riconoscimento della Via Francigena patrimonio dell’Unesco è stato fatto sabato quando, nel corso del quarto Festival delle Regioni, è stato firmato il protocollo d’intesa tra il Ministero italiano della Cultura e le Regioni italiane attraversate dal celebre itinerario (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio) per sostenere la candidatura della Via Francigena nel tratto italiano dalla Valle d’Aosta al Lazio nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Una notizia che la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha commentato sottolineando che questo protocollo «rappresenta un passo significativo nella strategia del governo per valorizzare questo percorso, rendendolo competitivo con cammini come quello di Santiago e costituendo così un vantaggio per la Nazione».

Soddisfazione viene espressa da Marco De Carolis, responsabile dipartimento Turismo di Fratelli d’Italia Lazio. «Questo traguardo, annunciato dal ministro del Turismo, Daniela Santanchè, rappresenta un momento di svolta nella valorizzazione del nostro patrimonio culturale e paesaggistico - dice De Carolis - La Via Francigena, che attraversa il cuore della Tuscia, è un itinerario millenario che unisce storia, spiritualità e natura. La sua candidatura a Patrimonio Unesco non solo riconosce il valore universale di questo cammino, ma offre anche una straordinaria opportunità di sviluppo sostenibile per i nostri territori». De Carolis sottolinea che «per la Tuscia, questo significa una maggiore visibilità a livello internazionale, l’incremento del turismo culturale e religioso, e la valorizzazione delle nostre eccellenze locali.

È un’occasione per rafforzare l’identità del nostro territorio e per promuovere un modello di turismo rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali. Ringrazio il ministro Santanchè - conclude - per l’impegno e la visione strategica dimostrati. Il dipartimento Turismo di Fratelli d’Italia – Regione Lazio continuerà a sostenere tutte le iniziative volte a promuovere e valorizzare la Via Francigena, convinti che questo percorso rappresenti un patrimonio inestimabile per la nostra regione e per l’intero Paese».