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CIVITAVECCHIA – Contrariamente alle attese, il nuovo Piano di Utilizzazione degli Arenili (PUA) di Civitavecchia non sarà operativo per l’estate 2025. Nonostante l’approvazione definitiva da parte del Consiglio comunale risalga al novembre scorso, la Regione Lazio – nell’ambito della conferenza dei servizi – ha richiesto alcune modifiche che ne posticipano di fatto l’entrata in vigore.
A quanto pare, infatti, le richieste regionali riguardano in particolare la necessità di predisporre, per ciascuna area demaniale da destinare a nuova concessione, un progetto dettagliato. La Regione chiede infatti che venga già definita la metratura esatta dei chioschi, la disposizione delle strutture leggere e la tipologia dei servizi previsti, per garantire una pianificazione puntuale e rispettosa delle linee guida ambientali e paesaggistiche.
Un impegno significativo, che ha portato l’assessore all’Ambiente Stefano Giannini a prendere in carico direttamente il dossier. L’assessore è già al lavoro per rimodulare il piano nel rispetto delle indicazioni regionali, con l’obiettivo di riportare la proposta corretta in Consiglio Comunale entro un paio di mesi. Tuttavia, anche con l’approvazione in tempi rapidi, è ormai certo che gli effetti concreti del nuovo PUA si vedranno solo a partire dalla prossima stagione balneare.
Per l’estate 2025, dunque, resterà in vigore l’attuale assetto del litorale: le spiagge in concessione saranno le stesse dello scorso anno e anche le aree destinate alla libera fruizione non subiranno modifiche. Un rinvio che smorza le aspettative, soprattutto in vista di alcune trasformazioni attese come la riorganizzazione dell’area del Pirgo o la valorizzazione della spiaggia del Marangone.
Rinviati anche gli interventi legati alla movida, che avrebbero dovuto rientrare nella cornice del nuovo piano. Il Comune assicura comunque che proseguirà il lavoro preparatorio e che, una volta approvata la nuova versione, saranno pubblicati i bandi per le concessioni con i relativi progetti allegati.
Nel frattempo, l’amministrazione continuerà a monitorare le esigenze emergenti e a raccogliere segnalazioni e suggerimenti, in vista di un’implementazione che dovrà necessariamente tenere conto di equilibri ambientali, fruizione pubblica e sviluppo turistico sostenibile.
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