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CIVITAVECCHIA – Binario 1, ore 8:42: è il momento in cui la stazione ferroviaria di Civitavecchia si trasforma, ancora una volta, nel simbolo del caos che accompagna ogni stagione turistica. A documentarlo è una foto diventata virale sui social, dove si vede una folla compatta di crocieristi – carichi di valigie e trolley – in attesa di salire sul treno regionale. In mezzo, pochi pendolari esasperati che ogni mattina lottano per trovare un posto libero e arrivare puntuali a lavoro.
Le lamentele, numerose e condivise da decine di utenti, mettono sotto accusa l’organizzazione generale dell’hub ferroviario cittadino e, più in generale, l’assenza di una strategia chiara per gestire l’afflusso dei passeggeri in arrivo dalle navi da crociera. I treni regionali – già spesso in ritardo o affollati – diventano inaccessibili per chi li utilizza quotidianamente. Il malumore si concentra su due fronti: da un lato, la mancanza di controlli sull’accesso dei viaggiatori in base alla capienza dei treni; dall’altro, l’assenza di personale che possa indirizzare i turisti verso convogli meno affollati.
A peggiorare la situazione, il “Civitavecchia Express”, treno diretto nato per decongestionare i flussi turistici, che oggi è diventato un convoglio ordinario e poco riconoscibile nelle tabelle orarie. Di conseguenza, spesso resta semi-vuoto mentre i regionali vengono presi d’assalto. A questo si aggiunge un ulteriore treno “d’agenzia”, riservato e non utilizzabile da passeggeri comuni, che genera ulteriore confusione e disservizi.
La stazione di Civitavecchia, crocevia strategico tra Roma e il porto, si conferma ancora una volta il tallone d’Achille di un sistema che non riesce ad adattarsi alla stagionalità turistica. I pendolari chiedono interventi rapidi, un rafforzamento della comunicazione e una gestione più intelligente della logistica. La città, punto di arrivo e partenza per migliaia di turisti ogni giorno, non può più permettersi di ignorare il disagio quotidiano di chi viaggia per necessità, non per vacanza.
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