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CIVITAVECCHIA – «Oggi la nostra comunità è stata colpita da una tragedia inaccettabile: una donna di 47 anni è stata brutalmente uccisa; un nuovo, tremendo femminicidio consumatosi proprio qui a Civitavecchia». Sono le prime parole del sindaco Marco Piendibene. «Siamo sconvolti, addolorati, indignati. Una vita spezzata dalla violenza, ancora una volta. Una ferita che si apre nel cuore della nostra città, e che ci obbliga a riflettere e a reagire – ha aggiunto – non possiamo restare in silenzio: ogni singolo femminicidio è una sconfitta per tutti. È il segno di un sistema che deve essere cambiato radicalmente, partendo dall’educazione, dalla cultura del rispetto, dalla prevenzione e da un sostegno reale alle donne in difficoltà. Civitavecchia non dimenticherà e si unisce nel dolore e chiede giustizia e verità. A nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, esprimo grandissimo cordoglio e la più profonda vicinanza ai familiari e agli amici della vittima».
Sul caso è intervenuta anche la consigliera regionale di Italia Viva Marietta Tidei. «Ancora una volta ci ritroviamo a piangere una donna, vittima dell’ennesimo, orribile femminicidio. Una tragedia che si è consumata nel cuore della nostra città, a pochi passi dalla Cattedrale, dove una donna di 47 anni, di origine bulgara, è stata brutalmente uccisa con tre colpi al torace all’interno di una palazzina in via Gorizia. Non bastano le leggi, le pene più severe, le risorse investite – ha sottolineato - la violenza di genere continua a colpire, senza tregua, lasciando dietro di sé dolore, rabbia e un senso profondo di impotenza. Di fronte a questo nuovo orrore, non possiamo restare in silenzio. Esprimiamo il nostro profondo cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia della vittima, ai suoi cari e a tutte le persone colpite da questa tragedia. Ogni femminicidio è una ferita inferta alla nostra comunità, un fallimento collettivo che ci impone di continuare a lottare, con più forza, con più determinazione, affinché nessuna donna debba più temere per la propria vita. La violenza sulle donne non è un fatto privato – ha concluso - è un’emergenza pubblica che chiama in causa ciascuno di noi. È il tempo della responsabilità, della cultura del rispetto, della prevenzione concreta. Non c’è più spazio per l’indifferenza».
«Ancora una volta, a distanza di pochi mesi, a Civitavecchia una donna è stata uccisa. La vicenda fa ancora più orrore perché il femminicidio è avvenuto in pieno giorno e in pieno centro». È il commento di Emanuela Mari, consigliera regionale di Fratelli d’Italia. «Non è un campanello d’allarme, questo è un grido di dolore lancinante che non può essere più ignorato – ha aggiunto – parallelamente al lavoro degli organi investigativi e giudiziari, lavoro che farà il suo corso, le istituzioni hanno il dovere – ciascuna per la sua parte – di analizzare minuziosamente la situazione e, laddove possibile, intervenire in termini di monitoraggio e prevenzione dei crimini di genere: l’impegno della Regione Lazio, con fondi senza precedenti stanziati sia per le pari opportunità che in ambito di contrasto alla violenza».