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Riorganizzazione della rete scolastica, il parlamentino di Palazzo Gentili approva il piano provinciale per il prossimo anno.
Lo schema, scaturito dal lavoro portato avanti nelle ultime settimane dall’Osservatorio scolastico provinciale, prendendo in considerazione le richieste basate sulle esigenze espresse dai Comuni della Tuscia, è stato illustrato in aula dal presidente della Provincia Alessandro Romoli. Partendo innanzitutto dalla notizia che la Regione non ha ravvisato «quest’anno alcuna necessità di procedere ad accorpamenti o soppressioni».
Il vertice dell’ente di via Saffi è entrato poi nel dettaglio.
Per quanto riguarda l’istituto comprensivo di Grotte di Castro - a cui fanno capo anche le scuole di vario grado di Bolsena, S. Lorenzo Nuovo, Gradoli - mantiene il suo assetto attuale in virtù pure delle sentenze del Tar che la Regione è chiamata a ottemperare. Rispettato lo status quo anche per l’omnicomprensivo Da Vinci di Acquapendente con l'osservatorio che ha espresso parere favorevole per l’attivazione dell'indirizzo di chimica e biotecnologie con opzione ambientali e sanitarie.
Villa San Giovanni in Tuscia mantiene l’unico plesso di scuola primaria e assetto immutato anche per Bomarzo che afferisce al Monaci di Soriano nel Cimino.
Per quanto riguarda l’omnicomprensivo Fratelli Agosti di Bagnoregio è stato espresso parere favorevole alla richiesta di autorizzare un convitto.
«L’impegno è di richiederlo anche per Viterbo» ha dichiarato Romoli che si farà portavoce dell’istanza all’Osservatorio regionale. Su Canino, oltre al mantenimento dell’assetto attuale, c’è anche la proposta di ampliare l’offerta formativa con una sede del Cpia. Montalto di Castro ha chiesto l’aggregazione della sede distaccata dell’alberghiero Farnese con il Cardarelli di Tarquinia. Sì dell’Osservatorio scolastico all’indirizzo di scienze applicate all’istituto di Orte.
Per quanto riguarda Viterbo è stato approvato l’assetto già deliberato per l’anno scolastico in corso, con il quale veniva confermato quello già vigente in tutti gli istituti comprensivi, tra cui quello del Carmine oggetto di dimensionamento da parte della Regione, provvedimento contro cui si è espresso il Tar dando ragione ai ricorsi presentati da Provincia e amministrazione comunale di Viterbo anche se finora la Pisana non ha dato esecuzione alle decisioni dei giudici amministrativi.
Restando nel capoluogo, parere favorevole alla richiesta del Paolo Savi di istituire un nuovo corso relativo a servizi culturali e dello spettacolo, no invece a grafica e comunicazione in quanto già attivo presso l’istituto Orioli.
La maggior parte degli istituti scolastici operanti sul territorio provinciale non subiscono variazioni rispetto l’assetto vigente ma non tutte le richieste dei Comuni sono state accolte.
L’Osservatorio provinciale scolastico, infatti, ha espresso parere contrario alla proposta di Tuscania di accorpare il liceo scientifico Galilei dal Savi di Viterbo al Cardarelli di Tarquinia.
Il consiglio provinciale ha dato il via libera all’unanimità al piano, di cui oggi sarà trasmesso un quadro riassuntivo alla Regione per poi recapitare la determina approvata ieri entro la scadenza fissata al 30 ottobre.



