CIVITAVECCHIA – La presentazione del piano industriale di Enel è stata attesa per avere chiaro il perimetro entro il quale potersi muovere nel delineare lo sviluppo futuro di Civitavecchia e del suo territorio. I punti fermi, ossia la chiusura della centrale a carbone di Torre nord entro il 2025, la bocciatura di una qualsiasi trasformazione a gas, anche transitoria, e lo sviluppo delle rinnovabili consentono oggi alle istituzioni e ai soggetti seduti al tavolo interministeriale di procedere spediti nel percorso già delineato.

«Possiamo proseguire il tavolo di lavoro, che si è riunito anche al Mimit, continuando a lavorare su quelle proposte concrete e quei progetti pensati e studiati sul territorio, inseriti nel documento che abbiamo presentato il mese scorso - ha spiegato l’assessore alla Programmazione e Sviluppo economico avv. Francesco Serpa - in quest’ottica proprio ieri (mercoledì ndr) unitamente al Sindaco, abbiamo avuto in Comune un incontro con sindacati e parti datoriali, prodromico all’audizione in programma martedì prossimo in Regione Lazio».

Il 28 novembre, infatti, come anticipato dal vicepresidente della Regione Roberta Angelilli, è previsto il primo appuntamento istituzionale alla Pisana, dove ci sarà un’audizione congiunta dei presidenti delle commissioni Sviluppo economico e Affari europei, Enrico Tiero ed Emanuela Mari, proprio al fine di dare massima rilevanza e centralità alle strategie future del territorio. Il passo successivo sarà a gennaio, con la nuova riunione del tavolo interministeriale coordinato dal sottosegretario Fausta Bergamotto.

«Nel frattempo - ha concluso l’assessore Serpa - contiamo di effettuare un passaggio con Enel, soprattutto per approfondire l’aspetto accennato a margine della presentazione del piano industriale, ovvero quello riferito all’ipotesi di sviluppo della logistica a Civitavecchia, per sostenere l’economia del territorio».