CIVITAVECCHIA – Bene il bando per l’assegnazione di 43 postazioni nel mercato di piazza Regina Margherita, per cercare di far rivivere l’area, ma servono certezze sui lavori di riqualificazione dell’intera area, dopo anni di stallo e di rinvii. Lo chiede a gran voce Tullio Nunzi, di Meno poltrone più panchine, che già nelle scorse settimana aveva lanciato l’idea, caduta nel vuoto, di pensare ad un commissario per il progetto di restyling. 

«I tempi ormai sono determinanti e spero che gli stessi operatori se ne rendano conto e comincino a premere per aver garanzie sull’inizio dei lavori e mettano fine ad uno scandalo che si è protratto per tre giunte cittadine – spiega Nunzi – per prendere in mano la situazione bisogna che gli operatori abbandonino la loro natura individuale e capiscano che lo stare insieme determina massa critica nei confronti dell’amministrazione».

Ed ha così portato ad esempio i diversi consorzi che si sono costituiti, in situazioni simili, in diverse zone d’Italia: soluzione che potrebbe rappresentare, a suo dire, una svolta determinante.

«I consorzi nascono per sostenere la promozione commerciale collettiva dei soci e del mercato in cui operano – ricorda Nunzi – in molti casi si tratta di consorzi di gestione. Chi gestisce le aree si pone come intermediario tra imprese e amministrazione pagando a quest’ultima il suolo pubblico e riscuotendone il canone dagli operatori. Una seria sperimentazione di forme di gestione avviene in diverse zone della Romagna dove i consorzi decidono l’assegnazione dei posti, il controllo delle licenze, il rispetto delle graduatorie il funzionamento del mercato in rapporto con l’utenza. In diversi casi sono stati decisi punti di accoglienza e informazione e la collocazione della segnaletica. Alcuni consorzi decidono la pubblicità collettiva e la promozione; persino la gestione dei vari mercatini. Il Presidente di Confcommercio Civitavecchia in una intervista televisiva, ha dichiarato di avere 40 iscritti al mercato; proponga la costituzione di un consorzio e per eventuali problemi si rivolga alla Federazione ambulante di Confcommercio che gestisce e partecipa a numerosi consorzi in tutta Italia. Non credo ad un complotto nei confronti del mercato, però è altrettanto vero che 15 anni sono tempi biblici ed esiziali per una impresa ambulante. Un mercato ristrutturato – ha concluso – sarebbe un vero centro commerciale naturale capace di competere con i centri commerciali artificiali».