CIVITAVECCHIA - I bagni della discordia di piazza XXIV Maggio continuano a far discutere. Nei giorni scorsi si è molto “chiacchierato” sui nuovi servizi igienici installati dall’amministrazione comunale, bagni da 30mila euro come annunciato proprio dall’assessore ai Lavori pubblici Roberto D’Ottavio. Una storia parecchio travagliata con una lunga installazione, rallentamenti e proteste dei commercianti delle “casette di legno” rimasti senza bagni per circa un mese.

Poi i dubbi sull’utilità di spendere cifre simili per un’area del mercato che, teoricamente, dovrebbe essere riunita a piazza Regina Margherita. Ora i bagni sono stati finalmente aperti, anche se manca ancora la rampa per permettere l’accesso ai disabili che sarà però installata a giorni, ma i commercianti di piazza XXIV Maggio tornano a protestare.

«Questa storia ha dell’assurdo - tuonano i mercatali - perché non solo si è aspettato fino ad ora per aprire i bagni lasciandoci in difficoltà per un mese ma ora si scopre che il bagno è soltanto uno ed è per uomini, donne e disabili, senza divisioni. L’altro locale è adibito ad uso magazzino. Praticamente abbiamo speso 30mila euro per installare un bagno “provvisorio”, su una base di cemento, e non ci sono nemmeno i servizi igienici divisi per sesso, onestamente abbiamo anche qualche dubbio sul fatto che sia a norma».



Per l’assessore D’Ottavio, però, il problema non esiste e i bagni sarebbero a norma, trattandosi di servizi igienici di “emergenza”. «I veri bagni del mercato - ha spiegato D’Ottavio - sono quelli di San Lorenzo, quelli di piazza XXIV Maggio sono provvisori, aperti al pubblico e di emergenza». Per i commercianti però il dubbio rimane anche perché «definire provvisori dei bagni installati su una base di cemento colato è quantomeno strano. Assurdo - concludono - che si debba utilizzare uno dei due locali come magazzino e costringere donne e uomini andare nello stesso bagno».

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