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CERVETERI - Il comune etrusco si adegua agli altri comuni italiani e "vara" l'imposta di soggiorno. Si parte il 21 agosto 2023. "Il presupposto dell'imposta di soggiorno - si legge nella delibera di giunta - è il pernottamento in strutture ricettive presenti sul territorio comunale (...)". La misura dell’imposta è graduata secondo criteri proporzionali. Si parte dalla tariffa di 1,50 euro a notte, per le strutture ricettive a una stella fino ai 3 euro a notte per i cinque stelle. Saranno esentati dal pagamento dell'imposta i residenti nel comune di Cerveteri, i minori di 14 anni, le persone che assistono degenti ricoverati in strutture sanitarie presenti sul territorio comunale, il personale appartenente alle forze dell'ordine o corpi armati statali, provinciali o locali, i vigili del fuoco e la protezione civile che soggiornano per esigenze di servizio. Esenti anche i dipendenti di strutture ricettive che, nell'esercizio della loro funzioni lavorative, alloggiano in qualità di ospiti gratuiti presso le strutture, gli studenti che svolgono tirocini o stage all'interno degli alberghi, ospiti del Comune di Cerveteri nel caso di spese per pernottamento a carico del comune, o chi si trova a vivere in strutture ricettive per motivi di emergenza come eventi calamitosi o di natura straordinaria. "Il gettito del tributo è destinato esclusivamente per il finanziamento, totale o parziale, degli interventi in materia di turismo" e per "interventi di manutenzione, fruizione e recupero di beni culturali ed ambientali locali, nonché relativi servizi pubblici". «A Cerveteri, al contrario di altri comuni come anche quello di Ladispoli - ha spiegato l'assessore al Bilancio, Alessandro Gnazi - fino ad oggi non era stata ancora istituita. Abbiamo effettuato un doppio passaggio, prima in consiglio comunale che ha adottato il regolamento dell'imposta e successivamente in giunta per stabilire le tariffe».
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