CIVITAVECCHIA – Una bella novità, un’iniziativa per avere un ricordo da conservare della processione del Cristo morto, la più antica tradizione cittadina, «che ha sempre avuto il pregio di essere in linea con i tempi e con i “desiderata” dei nostri concittadini e concittadine. Nel 2019 abbiamo cercato di venire incontro ad uno di questi bisogni – hanno spiegato dall’Arciconfraternita del Gonfalone - creando un timbro, da utilizzare sulle storiche cartoline, che  prendendo spunto dal manifesto presente lungo le strade della nostra città, raccontava la processione. Un timbro che aveva al centro la figura del penitente contornata dalla frase che avevamo scelto come guida per vivere la settimana Santa, perché per noi la processione è il momento in cui pensiamo e viviamo tutto il significato centrale della nostra fede. La morte di Gesù che è preludio della resurrezione e non un atto finale».

Anche quest’anno l’Arciconfraternita ha chiesto alla giovane Lavinia Trotti, che ha donato la sua opera alla confraternita come nel 2019, «di creare una immagine da tradurre in un timbro che legasse la statua di Gesù alla colonna scelta come guida per la riflessione per il 2023, che porteremo in processione e mostreremo Giovedì Santo, insieme alla frase: “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Pensare a tutto questo – hanno aggiunto – ci chiama a riflettere sul significato e sul senso del perdono che il Signore Gesù ha incarnato nel momento più buio e che assume un significato particolare in un oggi in cui tantissime persone in molte parti del nostro mondo vivono il dramma della prigionia e delle torture. Crediamo che il timbro del 2023 esprima perfettamente questo significato». 

Il timbro verrà apposto sulle storiche cartoline che ricordano la processione. «A chi volesse averle chiediamo una piccola offerta – hanno concluso dall’Arciconfratenita – che serve, come tutto il resto, a permetterci di realizzare e migliorare la più sentita tradizione di Civitavecchia».