CIVITAVECCHIA – Il Mercato Rionale di una città è, senza retorica, il suo cuore pulsante. Lo è senz’altro il mercato storico di Piazza Regina Margherita.

Seppur un simbolo della civitavecchiesità, da troppo tempo è sofferente per problemi di decoro e attrattività. Lasciato abbandonato a se stesso, solo negli ultimi anni si è concretamente presa in considerazione l’idea del suo rilancio a trecentosessanta gradi: per gli operatori, i residenti ed i turisti.

Oggi, nonostante lungaggini, polemiche e criticità pare ancora irrisolte, è finalmente al centro di un progetto di restyling da circa 3 milioni di euro, finanziato anche con i fondi del PNRR.

L'obiettivo è duplice: restituire dignità al luogo per i residenti e renderlo, soprattutto, all'altezza dei flussi turistici. Con oltre 3,4 milioni di crocieristi transitati nel 2024, il porto si conferma uno degli hub più importanti del Mediterraneo e del mondo.

Mentre il flusso di passeggeri continua a battere record, la sfida per la città è sempre la stessa: come trattenere questa marea di turisti, trasformandoli da “passanti” a visitatori che spendono sul territorio?

La risposta non è solo "infrastrutture e grandi opere", ma anche attenzione e cura al suo cuore pulsante: il mercato. Non sembra esserci una consapevolezza ampia tra gli addetti ai lavori ma tant’è.

È compito di chi ha la responsabilità politica dell’amministrazione della città avere una visione, stimolare la discussione, prendere le giuste decisioni e di crederci fino in fondo. Per intercettare una fetta significativa dei crocieristi - e non solo - spesso interessati a esperienze interessanti e poco impegnative, il Mercato può diventare una meta perfetta. Il crocierista in sosta ha poco tempo - spesso solo poche ore - e cerca esperienze autentiche ed accessibili, logisticamente ed economicamente.

Una riqualificazione strutturale, seppur necessaria, non è sufficiente: serve un cambio di format. Sarebbe strategico ampliare l’orario di apertura all'intera giornata, abbinato alla creazione di aree street food di qualità, con vendita di cibo d'asporto di eccellenze locali.

Per comprendere il potenziale, basta guardare a modelli vincenti come La Boqueria di Barcellona o i mercati di Ballarò a Palermo e Porta Nolana a Napoli, attrattivi per il binomio originalità e qualità dei prodotti. Queste città, accomunate a Civitavecchia dalla presenza di un porto crocieristico, mostrano che l'attrattiva maggiore per questo grande target turistico, risiede nella valorizzazione dell’identità culturale e gastronomica.

Il restyling del Mercato di Piazza Regina Margherita deve essere la base per trasformare Civitavecchia in un hub del gusto. I banchi dovrebbero puntare anche sulla tradizione marinara locale, con preparati veloci a base di pescato del giorno e altre tipicità. L’auspicio è che la città colga l'occasione per creare un’attrazione capace di tradurre il traffico record del porto in un beneficio economico reale.

Il "miracolo economico" dei crocieristi non avverrà da solo, ma con un cambiamento chiesto a gran voce da addetti ai lavori e cittadini, i veri protagonisti.

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