CIVITAVECCHIA – Il periodo natalizio resta per il commercio locale uno dei momenti più vitali dell’anno: negozi e botteghe artigiane, ristoranti e attività gastronomiche spesso realizzano in queste settimane una quota significativa del loro fatturato. Tuttavia, a minare la sostenibilità economica del settore del commercio al dettaglio, oltre alle consuete “crisi”, da alcuni anni vi è anche la crescente concorrenza dell’e-commerce. Non basta oggi solo vendere prodotti; è opportuno, se non necessario, offrire un’esperienza anche nell’acquisto, che valorizzi il centro urbano e inviti le persone a uscire, passeggiare, comprare e vivere il Natale in città. Quale può essere dunque il ruolo proattivo di un’amministrazione locale in tal senso? Una delle prime misure utili potrebbe riguardare la mobilità e i parcheggi: creare aree di sosta aggiuntive, gratuite o con tariffe agevolate, può incentivare l’afflusso verso il centro e le vie commerciali. A ciò si dovrebbe aggiungere una maggiore presenza delle forze dell’ordine e della polizia locale, utile non solo per la sicurezza in senso stretto, ma anche per la sua percezione, capace di trasmettere maggior vivibilità e serenità di cittadini e visitatori. Zone pedonali temporanee, soprattutto nei weekend di dicembre, potrebbero favorire una fruizione più rilassata e piacevole dello shopping, trasformando le vie centrali in luoghi di incontro e socialità. Fondamentale sarebbe anche la promozione: campagne dedicate, eventi tematici, aperture serali, concorsi e buoni regalo da spendere nelle attività cittadine contribuiscono a rafforzare il legame tra commercio e comunità. Occorre fare un salto di mentalità, capendo una volta per tutte che luminarie, decorazioni urbane, mercatini, musicisti, artisti di strada e animazioni per bambini sono un investimento, non un costo: incrementano la permanenza delle persone in centro, aumentano le probabilità di acquisto e creano un clima festoso che invoglia cittadini e visitatori a tornare. La nostra città non fa eccezioni nel vivere il Natale come uno dei momenti fondamentali per la propria economia locale. Tuttavia, specie per questo 2025, è necessario interrogarsi su alcuni fattori critici come l’avvio dei lavori di restyling del Mercato proprio nel periodo delle festività. Sta creando o creerà disagi più di quanto fatto finora con dei transennamenti già modificati per la protesta di residenti e commercianti? Per i mercatali in particolare, cantieri, delocalizzazioni e restringimenti temporanei potrebbero tradursi in minori incassi in un momento dell’anno strategico. Ci sono tempi da rispettare certo, ma una pianificazione più attenta - senza, ad esempio, lo scivolone sui gazebo spazzati via dal vento - può evitare effetti negativi su commercianti e clienti. Guardando però al futuro, ad una programmazione lungimirante e virtuosa, che coinvolga il settore di prossimità più importante, un’idea da sviluppare potrebbe essere quella di destinare, in accordo con le associazioni di categoria, spazi pubblici per mercatini tematici e aree, ai commercianti in sede fissa e agli artigiani locali.
Si potrebbe così dare più opportunità a chi da tempo ha investito su questo territorio.