CIVITAVECCHIA – Il prossimo 25 dicembre a Civitavecchia la Comunità di Sant’Egidio organizza, come tradizione, i pranzi di Natale con i poveri. Si svolgeranno presso la Chiesa di San Giovanni Battista, in piazza Aurelio Saffi, e presso la Sala Giovanni Paolo II in Cattedrale. Nei giorni del periodo natalizio anche a Villa Santina con gli anziani e nei due Penitenziari cittadini, in Via Tarquinia ed in Via Aurelia Nord, con i detenuti. A Civitavecchia il pranzo di Natale compie tredici anni. Per ogni ospite è stato preparato un posto a tavola ed un regalo.

La Comunità di Sant’Egidio organizzò il primo pranzo di Natale a Roma nel 1982 presso la Basilica di Santa Maria in Trastevere e da allora ogni anno li ha moltiplicati nel mondo. Se nel 1982 la tavola nella Basilica era imbandita per 38 persone, nel Natale del 2022 per circa 250.000 ai vari pranzi nel mondo.

«I poveri che parteciperanno a Civitavecchia sono i senza tetto, i soli, gli immigrati che vivono ai margini delle città, gli zingari, gli anziani che vivono in istituto, i disabili, le persone con disturbi mentali, i carcerati, tutti i feriti dalla vita – ha spiegato il responsabile di Sant’Egidio Massimo Magnano – l’amicizia, vissuta durante l’anno nei diversi servizi della Comunità, si suggella nel giorno di Natale. I poveri non sono casi sociali o solo persone da assistere ma amici e parenti. Il servizio di Sant’Egidio ai poveri è vissuto prima di tutto come amicizia, con uno spirito familiare. Sant’Egidio ebbe l’intuizione dei pranzi perché Il Natale, paradossalmente, è il giorno in cui la solitudine di tanti si fa più amara, mentre la povertà pesa maggiormente guardando gli altri che vivono un giorno di gioia e di festa».

I pranzi di Natale a Civitavecchia vedranno al partecipazione di circa 500 persone complessivamente. I volontari di Sant’Egidio si stanno occupando della preparazione: gli inviti ai poveri, la raccolta dei regali, l’organizzazione delle sale, i trasporti, la cucina dei pasti. Nella preparazione delle pietanze contribuiscono gratuitamente ed in uno spirito di solidarietà anche alcuni ristoranti civitavecchiesi: “la Babbiona”, “il Conte Zio”, “Dolce e Salato”, “La Taverna dell’Olmo” e “Mastro Titta”. Il menù è quello tradizionale: lasagne al ragù, polpettone, patate, piselli, mandarini e dolci natalizi. Il 25 dicembre sono previsti i saluti agli ospiti del vescovo Gianrico Ruzza e del sindaco Ernesto Tedesco.

«I pranzi di Natale vogliono rappresentare anche il segno e la speranza di una famiglia unita e di una città più umana in un tempo difficile caratterizzato da odi, guerre e divisioni. Essi – ha aggiunto Magnano – sono una vittoria sulla solitudine, vero nemico e fattore di rischio nella vita di tanti in una società individualista che spesso non offre una rete e punti di riferimento. C’è bisogno di comunità solidali nel tessuto delle nostre città, che offrano un approdo per tante persone fragili, che da sole rischino di soccombere. Oltre i pranzi di Natale, la Comunità di Sant’Egidio organizza nei prossimi giorni delle distribuzioni natalizie presso la Casa dell’Amicizia in via Antonio da Sangallo 36, la cena itinerante la sera della vigilia per raggiungere i cittadini senza tetto, il cenone dell’ultimo dell’anno insieme a tante persone sole e malate e la festa dell’Epifania con tanti bambini della città. Un Natale vero, umano e per tutti».