TOLFA - Grande successo a Tolfa per la due giorni di festa in onore della Madonna della Rocca e di San Michele Arcangelo. Nella mattinata del 29 settembre a Tolfa si è svolto un incontro di meditazione in grande silenzio e raccoglimento, seguito dalla “Camminata a San Michele Arcangelo”, a cura dell'associazione "La Libellula" con Antonella e Simona. L'evento è culminato in uno dei punti più alti e panoramici di Tolfa in un'atmosfera mistica, nel silenzio, in cerchio ed accompagnati dalle Campane Tibetane. Nel pomeriggio, invece, si è svolto un forte momento liturgico: il Triduo a Maria SS.ma della Rocca e ai Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele nel Santuario della Madonna della Rocca, aperto per l'occasione ed adornato di rose dai fedeli locali. Domenica primo ottobre i fedeli ed i pellegrini hanno potuto visitare il santuario della Roccave partecipare alla messa alle 10 animata dalla corale Polifonica "I cantori di Tolfa". Ad animare la messa delle 11.30 è stata invee la Banda Musicale "Giuseppe Verdi" diretta dal maestro Stefania Bentivoglio. Domenica, all'interno del Santuario, é stata presente la Statua dell'Arcangelo Michele donata nel 2010 dal Rione Rocca insieme a tutti i suoi compaesani. Rione che ha inoltre offerto un rinfresco ai fedeli e ai pellegrini in visita. Non è mancata la tradizionale "cioccolata calda Roccarola" con la tipica "piccia". Nel Rione Rocca sono presenti 5 cose assolutamente da vedere. Il 'Sasso del Naso', uno dei Siti d'Interesse meno conosciuto.

Un volto "scolpito" di un anziano. Un Monte Rushmore naturale spuntato sulla Rocca, testimone di ogni antico fatto successo in paese. E non c' è tolfetano che non abbia almeno una volta detto: «C'hai più anni del Sasso del.Naso». La seconda curiosità da vedere è la fonte d'acqua proveniente da sotto il monte della Rocca, una fonte maggiore d'acqua e altri rivoli secondari limitrofi. Questa ermise la sopravvivenza nella I° e II° guerra mondiale, dando vita agli orti alle sue pendici. Poi c'è la 'Torre del Castello': il suo interno, nella seconda metà degli anni '50, era installato il ponte radio con la Sardegna del Credito Italiano. Poi, dietro la Rocca, c'è un meraviglioso punto panoramico: all’orizzonte ad occhio nudo (meglio se muniti di cannocchiale), si può ammirare la vista mozzafiato del Terminillo, il Velino ed il Gran Sasso. Infine, c'è la leggendaria "La vecchietta". La Leggenda narra che, durante l'assedio francese, il popolo tolfetano si nascose alla Rocca. I tolfetani si erano quasi arresi, non avendo quasi più nulla da mangiare se non un vitello ed un po' di grano. 'Na vecchietta, di nome Lizzera ebbe un' idea! Far mangiare al vitello il poco grano e giù dal monte della Rocca venne buttato. L'esercito napolenico, vedendo che il vitello era sfamato con il grano, pensarono che le scorte a disposizione dei tolfetani erano ancora tante ed impossibile allora conquistare il Castello. Il nemico si ritirò e Tolfa fu liberata dall'assedio. La "vecchietta" Lizzera compare nello stemma comunale, dunque la Rocca non è semplicemente un rudere, bensì è stato, ed è tutt'ora, il simbolo di Tolfa e del suo popolo.

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