CIVITAVECCHIA – Si avvicinano i giorni in cui è tradizione allestire nelle case di ognuno di noi accanto al presepe l’albero, in attesa della Vigilia di Natale per porre ai suoi piedi i regali per i bambini e per gli adulti.
L’anno scorso nella puntata dell’Almanacco del 7 dicembre, descrivemmo la festa dell’Albero che si svolse il 9 gennaio 1900 nell’orfanotrofio femminile della città gestito dalla suore del Preziosissimo Sangue. Eravamo all’inizio delle ricerche dedicate a questa tradizione natalizia.
La storia dell’albero di Natale si perde nei secoli e conta disparate versioni. Chi ne colloca l’inizio addirittura prima della nascita di Gesù, nella tradizione germanica e celtica. Tutte le fonti più o meno concordano che l’usanza abbia origine nell’Europa del Nord, con la prima documentazione risalente al 1510 quando a Riga, in Lettonia, fu decorato il primo albero. In Italia, la regina Margherita fu la pioniera che addobbò il primo albero di Natale nella seconda metà dell’Ottocento. Un articolo del 26 dicembre del 1884 pubblicato sul Corriere della Sera parla di una festa dell’Albero che si svolse al Quirinale con il principino Vittorio a distribuire regali agli amici.
Recentemente l’amico Italo Benedetti, già pastore della locale Chiesa Battista, nel salutarmi prima del suo trasferimento a Napoli, mi ha donato un articolo a firma di Nunzio Palminota, già segretario dell’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia UCEBI, che pubblicò su “Il Messaggero Evangelico – Il Testimonio” ed intitolato “La Chiesa di Civitavecchia” in cui ricostruisce la storia della Chiesa Battista in città dalle origini postunitarie ai primi anni Sessanta del secolo scorso.
Ebbene l’interessantissimo saggio sulla storia del Battismo a Civitavecchia menziona il primo albero di Natale innalzato a Civitavecchia nella Chiesa Battista negli anni Ottanta del XIX secolo: “Nel gennaio del 1881 già era sul posto a lavorare il sig. Gaetano Fasulo: «Il nuovo Pastore, in piena virilità, spiega subito un grande zelo per l’opera del Signore: vi istituisce una Scuola Domenicale con 26 alunni e per la prima volta vi celebra la festa per i bambini, introducendo l’uso dell’Albero di Natale. «Questa usanza – egli dice – che già comincia ad entrare nelle grandi città, è ancora sconosciuta nelle piccole. È per questo che l’annunzio di fare la festa per i piccoli di questa Scuola Domenicale con l’Albero destò la generale curiosità in paese e per qualche mese (tutti) sono stati in grande aspettativa».
Gaetano Fasulo, forse il primo a realizzare l’Albero di Natale a Civitavecchia, nacque ad Agrigento nel 1834 e morì a Catania nel 1928. Divenuto evangelico, fu maestro e servì prima la Chiesa valdese poi la Chiesa battista in diverse zone dell’Italia. Dopo circa un decennio di attività in campo valdese, nei decenni successivi lavorò come pastore per le Chiese battiste di Roma (occupandosi anche della piccola comunità di Orbetello), di Civitavecchia (da ottobre 1880 ad aprile 1885), di Carpi, di Napoli, di Noto e del siracusano, di Palermo (Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia, da internet).


