SANTA MARINELLA - Il Tar del Lazio, di fatto convalida il metodo Santa Marinella, blindando le concessioni balneari fino al 2033 e ponendo fine all'incertezza per i gestori degli stabilimenti balneari. Una sentenza che fa giurisprudenza, distinguendosi dalle mere proroghe bocciate dall'UE. Dunque il Tar ha emesso una sentenza storica che mette un punto fermo sulle concessioni demaniali marittime a Santa Marinella. Il Tar, ha riconosciuto la piena validità del percorso intrapreso dal Comune, definendolo l'unico dichiarato vincente nel panorama nazionale. Questo approccio, radicalmente diverso dalle proroghe automatiche contestate dal Consiglio di Stato, assicura ai concessionari la certezza di operare fino al 2033, liberandoli dall'incubo della Direttiva Bolkestein. La sentenza stabilisce chiaramente che le nuove concessioni rilasciate dal Comune sono inoppugnabili e non possono essere dichiarate nulle. Non una proroga automatica, ma una procedura costitutiva. La decisione del Tar si fonda su un punto cruciale che distingue l'operato del Comune di Santa Marinella dalle mere proroghe automatiche giudicate illegittime dall'Unione Europea in base alla direttiva Bolkestein. Il Tribunale ha infatti sottolineato che il Comune non si è limitato a una proroga passiva, ma ha avviato una vera e propria procedura selettiva, sebbene con modalità che, pur contestate, hanno generato atti con carattere costitutivo. Questa procedura ha incluso passi precisi e documentati, una delibera che ha autorizzato l'avvio di una procedura pubblica e trasparente per l'estensione delle concessioni. L'approvazione e pubblicazione di avvisi e schemi di domanda.