Alla domenica delle Palme non solo si legge l'intero racconto della Passione di Gesù, ma viene proclamato anche il brano dell'ingresso messianico di Gesù a Gerusalemme.

Quanto oggi celebriamo emerge soprattutto dal resoconto del quarto Vangelo (Gv 12, 12-15).

Anche se il racconto è il più breve di tutti è Giovanni a parlare di una grande folla osannante con le palme (nei sinottici si parla solo dei pellegrini che accompagnano Gesù e di rami d'ulivo).

La folla acclama Gesù re d'Israele.

Cristo pero', non si presenta come un condottiero di guerra ma come principe della pace.

La rivelazione di Gesù come re e messia avviene paradossalmente al termine della sua vita: qui e soprattutto alla domanda di Pilato: "Sei tu il re dei giudei?" (Mc 15,2). Domanda simile sarà fatta dal sommo

sacerdote Caifa: "Sei tu il Messia?". Gesù entra cavalcando un puledro, comportandosi così come un vero re che entra in Gerusalemme. L'ingresso trionfale nella Città Santa è il compimento della profezia di Zaccaria 9,9: "Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re.

Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d'asina".

*Don Ivan Leto

sacerdote della Diocesi

Civitavecchia - Tarquinia