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CIVITAVECCHIA – Al via oggi, mercoledì 18 giugno, la maturità 2025 con la prima prova scritta di italiano. Secondo le prime indiscrezioni gli autori protagonisti dell’analisi del testo - traccia tipologia A - della prima prova di italiano della maturità 2025 sarebbero Pier Paolo Pasolini e Giuseppe Tomasi di Lampedusa. A dirlo il sito studentesco Skuola.net.
Sono 524.415 gli studenti coinvolti nelle prove (511.349 candidati interni e 13.066 esterni), mentre le commissioni sono 13.900 per un totale di 27.698 classi. La maggior parte dei candidati (268.577) viene dai licei, seguono i 169.682 studenti degli istituti tecnici e gli 86.156 degli istituti professionali.
A Civitavecchia il 787 stanno affrontando la prima prova, distribuiti nei cinque istituti superiori e nel linguistico Hemingway.
TRACCE L’opera di Pasolini proposta per l’analisi del testo per l'esame di maturità è una sua poesia tratta dall’opera 'Dal diario'. Skuola.net precisa che si tratta di 'Appendice 1', poesia priva di titolo che rappresenta il sunto dell’itinerario letterario che l’autore ha percorso fin dagli anni della sua giovinezza.
Mentre l’opera di Tomasi di Lampedusa proposta per l’analisi del testo è, come prevedibile, 'Il Gattopardo'. Si tratta del passaggio in cui si parla della visita di Angelica, fidanzata di Tancredi, alla famiglia dei principi di Salina.
La prima traccia della tipologia B1 - testo argomentativo - è un testo tratto dall’opera dell’autore Piers Brendon intitolata 'Gli anni trenta. Il decennio che sconvolse il mondo' in cui si parla del New Deal del Presidente Americano Roosevelt a seguito della grande crisi del ‘29.
La seconda traccia della Tipologia B - testo argomentativo - è sul tema del 'Rispetto' ed è incentrata su un articolo del giornalista di 'Avvenire', Riccardo Maccioni, indicato dall’articolo in questione come la parola dell’anno secondo Treccani e pubblicato il 17 dicembre 2024 sul sito del quotidiano.
La prima traccia del tema di attualità - tipologia C - ricorda il giudice Paolo Borsellino attraverso un testo dal titolo 'I giovani, la mia speranza', pubblicato su Epoca nel 1992, che riflette sull’importanza della cultura della legalità portata ai giovani come deterrente a lungo termine per la proliferazione della cultura mafiosa. E un brano di Anna Meldolesi e Chiara Lalli 'L'indignazione è il motore del mondo social. Ma serve a qualcosa?'.