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Il 26 settembre il dipartimento di studi linguistico-letterari, storico-filosofici e giuridici dell’università della Tuscia, celebrerà la giornata europea delle Lingue. L’evento, promosso dal Consiglio d’Europa per valorizzare la diversità delle lingue, viene festeggiato ogni anno in diverse parti d’Italia, così come in numerosi paesi europei con iniziative che vedono il coinvolgimento non solo del mondo universitario ma anche di quello scolastico e delle associazioni culturali. Il titolo dell’iniziativa è Lingue in movimento, tema intorno al quale si svolge il programma della giornata. Dopo i saluti istituzionali del magnifico rettore, Stefano Ubertini e dell’assessora Elena Angiani, la giornata avrà inizio con la lezione tenuta da Andrea Scala, docente di glottologia all’università degli studi di Milano, dal titolo “Il lessico come archivio di una migrazione. La romanì dall’India all’Italia”. A seguire, le aule del dipartimento diventeranno spazi dove gli studenti e le studentesse, sia universitari sia provenienti dagli istituti scolastici della città e della provincia, potranno incontrare e confrontarsi con lingue e culture diverse dalla propria, toccando con mano ciascuna delle otto lingue insegnate al dipartimento, a cui si aggiunge l’italiano (arabo, cinese, francese, inglese, portoghese, russo, spagnolo, tedesco). Il corso di lingue offrirà ai partecipanti un buffet di cucina multietnica e, durante la pausa pranzo, si terranno attività e performance di Taiji Shan della docente Tang Xiangyi, a cura dell’aula Confucio dell’università della Tuscia, e l’esibizione di danza del ventre a cura di di laria Torta (in arte Leyla), Cristina Signoriello (in arte Aisha) e Azusa Makita. A seguire, si terranno alcuni laboratori, “Parole in movimento” a cura di Arci solidarietà Viterbo, laboratori diinglese, francese, spagnolo, portoghese e arabo a cura di compagnia teatrale Tetraedro, con la partecipazione di Casa dei diritti sociali della Tuscia. Parteciperanno ai laboratori studentesse e studenti Unitus ma anche giovani e meno giovani apprendenti della lingua italiana, impegnati nei corsi di Arci solidarietà Viterbo e Casa dei diritti sociali della Tuscia e gli operatori delle diverse associazioni.