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CIVITAVECCHIA – In occasione della Giornata nazionale delle cure palliative, l’Hospice Chenis ha organizzato l’11 novembre un evento formativo accreditato Agenas, inserito nel Piano formativo aziendale della Asl Roma 4 e rivolto a medici di medicina generale, ospedalieri e operatori del settore. Il convegno, ospitato nella sala della Fondazione Cariciv, ha rappresentato un importante momento di aggiornamento, confronto e condivisione sullo stato delle cure palliative nel territorio.
Al centro dell’evento la presentazione ufficiale della Rete locale di cure palliative della Asl Roma 4, recentemente accreditata presso la Regione Lazio. Una rete in espansione – come hanno spiegato i professionisti intervenuti nel corso della giornata - che punta a garantire la presa in carico dei pazienti in fase avanzata o terminale attraverso l’integrazione tra assistenza domiciliare, ambulatoriale, ospedaliera e in hospice.
Il dottor Mario Rosario D’Andrea ha illustrato il percorso evolutivo dell’Hospice Chenis, che nel 2025 ha esteso i suoi servizi includendo anche ambulatori ospedalieri e distrettuali. Previsto nel 2026 anche un progetto di raccolta fondi per introdurre pet therapy strutturata e un terapista occupazionale. Attivo dal 5 novembre anche un ambulatorio presso la struttura Padre Pio.
«La società è cambiata — ha osservato D’Andrea — e molti pazienti non vivono più con familiari disponibili h24. Per questo è stato pensato un ambulatorio distrettuale che possa ovviare alla mancanza di un caregiver a domicilio».
Sono stati affrontati temi di grande attualità come le cure palliative precoci, la comunicazione e la formazione, i dilemmi etici e il ruolo del volontariato all’interno della rete. L’incontro ha ribadito l’impegno della Asl Roma 4 nel promuovere una rete capillare e integrata, capace di valorizzare la comunicazione, la dignità della persona e la formazione degli operatori. Il programma ha visto gli interventi di professionisti esperti del settore che approfondiranno i diversi aspetti della rete: dall’accreditamento e i criteri di accesso, alle modalità operative, ai ruoli dei diversi nodi assistenziali — Hospice, assistenza domiciliare, ospedali e medicina generale.
L’obiettivo dichiarato è quello costruire un sistema accessibile, umano e uniforme su tutto il territorio continuando sulla rotta tenuta in questi anni dai professionisti, nonostante le molte difficoltà incontrate.
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