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CIVITAVECCHIA – Civitavecchia diventa protagonista anche nella ricerca grazie al medico Alessandro Conforti che dalla Reumatologia della Asl Roma 4 parla al mondo. Per il reumatologo fare ricerca vuol dire partire dal territorio, dai casi studio, dall'esperienza maturata negli ambulatori: un qualcosa di estremamente concreto e vicino alle persone. Tra gli studi più interessanti c'è quello che mette al centro il microbiota: «L’insieme quasi infinito di batteri che vivono nel nostro corpo, soprattutto nell’intestino. Negli ultimi anni abbiamo capito che questi microrganismi non sono soltanto “ospiti”, ma veri e propri modulatori dell’immunità, capaci di influenzare la salute anche a distanza» e che, secondo i suoi studi, può influenzare processi infiammatori «fino all’occhio», delineando il cosiddetto “asse intestino-occhio” e, in reumatologia, l’“intestino-articolazione”.
Un lavoro pubblicato «sulla più prestigiosa rivista mondiale di oftalmologia», sotto la supervisione di Ashish Agarwal, firma di riferimento internazionale, nato dentro un «gruppo di ricerca internazionale» con collaborazioni che includono anche Singapore.
Il filone si allarga alla clinica quotidiana. Con la Gastroenterologia dell'ospedale San Paolo, Conforti ha approfondito come la flora intestinale moduli le risposte biologiche nelle patologie reumatologiche.
E l’approccio evidence-based dialoga con i grandi nomi della medicina italiana: insieme al professor Matteo Bassetti e alla dottoressa Lavalle, Conforti ha firmato «la prima revisione sistematica italiana sul virus Chikungunya», analizzando oltre 4.000 pazienti e mostrando che «in molti casi persistono livelli elevati di molecole dell’infiammazione, come l’interleuchina-6, anche a mesi di distanza». Un dato che cambia la percezione della malattia: non solo infezione acuta, ma coda infiammatoria da riconoscere e trattare.
Dal banco di lavoro alla “real life”: nel 2026, a Varsavia, sarà presentato uno studio osservazionale sulla combinazione tramadolo+paracetamolo nel dolore osteoartrosico, «pensato per i pazienti anziani e pluripatologici». Per Conforti, «la ricerca non è un lusso accademico, ma un investimento concreto per migliorare la qualità della cura».
Un lavoro partito dal territorio e per il territorio per cui il dottor Conforti ringrazia la responsabile del Centro sperimentazioni della Asl Roma 4 Linda Lucchetti e la Gastroenterologia con i dottori Alessandro Borrello, Cristina Panetta, Massimo Caimi e Filippo Messina.
Con circa 60 pubblicazioni (una ventina da primo autore) e i requisiti scientifici da professore associato già maturati, Conforti rivendica un’identità soprattutto clinica: «Fare ricerca significa avvicinarsi di più alla realtà del paziente». L’obiettivo è integrare «ambulatori e reparti» in percorsi aggiornati alle evidenze, facendo di Civitavecchia un laboratorio capace di parlare in rete con l’Italia e con l’estero. «Il senso del nostro lavoro è unire scienza e cura: ogni passo avanti nella conoscenza si traduce in una vita migliorata, una persona che può stare meglio».
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