di FRANCESCO BALDINI
CIVITAVECCHIA - Professionalità e voglia di migliorarsi. Sono questi i punti di forza del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia, un reparto in continuo miglioramento grazie al lavoro di personale e direzione sanitaria. “Noi ci mettiamo – ha spiegato la responsabile Patrizia Motta - tutto il nostro impegno”. Recentemente è stata posata la prima pietra simbolica per il blocco parto e il direttore generale Giuseppe Quintavalle aveva spiegato che si trattava della seconda fase dei lavori e aveva spronato i presenti ponendo l’obiettivo delle 750 nascite nell’ospedale cittadino.
All’interno del reparto sono presenti 15 posti letti e vengono offerti servizi ambulatoriali. Si effettuano ecografie ostetriche, anche morfologiche, e ginecologiche. È presente un ambulatorio di cardio topografia, uno di uroginecologia ed il reparto di degenza, sia per patologie in gravidanza che per il parto (è diviso quindi in una parte medica ed una chirurgica).
“Ci stiamo attivando – ha aggiunto Motta – per la parto analgesia inalatoria. Una bombola, dotata di mascherina apposita, aiuta la paziente nel momento delle contrazioni. La paziente inala dalla mascherina e si attenua dolore ed ansia. Il gas dopo cinque minuti non è più in circolo, non ha effetti sul bambino ed è a richiesta della paziente”.
Una tecnica innovativa per l’Asl locale che dovrebbe partire a breve come ha spiegato la responsabile.
“Ci siamo riorganizzati – ha detto Motta – molto bene, ci sono sempre due medici per turno, sia di giorno che di notte, e le ostetriche sono bravissime. Il martedì ed il giovedì operiamo al quarto piano ed utilizziamo una doppia equipe. Una per le emergenze ed una per gli interventi programmati, in modo da essere sempre pronti”.
All’interno del reparto, oltre i medici, sono presenti le ostetriche e gli infermieri per i pazienti ricoverati. “Le ostetriche – ha continuato la responsabile – si occupano di parto e post partum e le due tipologie di personale collaborano per il benessere dei pazienti con esperienza, professionalità ed umanità. Per quanto riguarda l’obiettivo delle 750 nascite ci stiamo lavorando anche provando nuove tecniche. Per quanto riguarda, invece, la parto analgesia peridurale ancora non ci sono gli anestesisti sufficienti ma arriveranno, dal 2018 avremo la parti analgesia completa e la paziente potrà scegliere tra quella inalatoria e quella epidurale”.
La dottoressa ha rivolo un appello a tutte le cittadine. “Venite, parlate con noi e vi mostreremo quello di cui disponiamo. Come professionalità – ha concluso – il reparto non ha nulla da invidiare agli altri e le pazienti sono soddisfatte”.