CIVITAVECCHIA – L’istituzione ufficiale della Zona Logistica Semplificata del Lazio segna un punto di svolta per l’intero sistema portuale regionale. A sottolinearlo è il presidente dell’Adsp del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Raffaele Latrofa, che parla di «passaggio storico e profondamente atteso» e di uno strumento capace di rendere i porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta più competitivi. «Semplificazione delle procedure, percorsi autorizzativi accelerati e nuovo quadro di incentivi – evidenzia – renderanno i nostri scali ancora più attrattivi». Per Latrofa, ora si apre «una fase nuova», da affrontare in sinergia con Regione e categorie produttive.

Soddisfatto anche il sindaco Marco Piendibene, che vede nella ZLS «un’ottima notizia per la città e per l’intero territorio» e la premessa per «un futuro industriale diverso, sostenibile e capace di attrarre investimenti qualificati». Il primo cittadino richiama però un nodo decisivo: «Serve far coincidere la perimetrazione con vere aree industriali disponibili agli investitori». Da qui la richiesta di nominare un commissario ad acta per accelerare il cambio di destinazione d’uso, così da completare «l’ultimo miglio» della riconversione energetica e industriale.

Sulla stessa linea la consigliera regionale di FdI Emanuela Mari, che rivendica «la sinergia tra Governo e Regione» e il ruolo dell’esecutivo Meloni nella firma del decreto. «L’impegno è stato mantenuto – afferma – e ora può partire una nuova stagione di sviluppo armonico tra sistema portuale e sistema industriale del Lazio». Un’occasione, aggiunge, per continuare a beneficiare della crescita dell’export e del Pil registrata nel 2025.

Dal mondo produttivo arriva il commento del presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo, che definisce la ZLS «un passaggio fondamentale per la competitività del Lazio». Dopo anni in cui la regione «non poteva permettersi ulteriori ritardi», Biazzo sollecita ora «semplificazioni, risorse per il credito d’imposta e un piano straordinario per le infrastrutture». Il Lazio, afferma, deve poter competere attirando investimenti solidi e dotandosi di aree industriali moderne e attrattive.

Positivo, ma orientato alla concretezza, anche il giudizio del presidente di Cna Alessio Gismondi, che ricorda come la ZLS sia stata richiesta «oltre sette anni fa». «Parliamo di un intervento che il territorio merita e attende da tempo», osserva, auspicando ora «un’attuazione rapida che non deluda le aspettative» e sottolineando i benefici per il porto di Civitavecchia e per le imprese della Tuscia: una vera «area a burocrazia zero» a vantaggio di competitività e occupazione.

Per il consigliere di Forza Italia Luca Grossi si tratta infine di «un risultato di fondamentale importanza», perché consente alla regione e in particolare all’area retroportuale di Civitavecchia di «competere davvero» e di aprire «una stagione nuova» per l’attrattività del territorio e la crescita delle imprese.

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