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«Il ritiro delle lettere di licenziamento Trasnova è un risultato straordinario, frutto del lavoro del Governo Meloni e del ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato dal ministro Adolfo Urso». A dirlo a seguito del tavolo Trasnova, risoltosi con la proroga di un anno della commessa concessa da Stellantis all'azienda, è il responsabile nazionale del Dipartimento Lavoro di FdI, Elena Chiorino.
«Un apprezzamento va riconosciuto sia a Stellantis che a Trasnova. L’accordo di oggi è un inequivocabile segnale positivo, in attesa del tavolo convocato dal ministro Urso il 17 dicembre in cui auspichiamo di poter assistere alla presentazione di un piano industriale che preveda investimenti e una vera tutela dell’occupazione» ha proseguito Chiorino.
«Ora - ha affermato la responsabile nazionale del Dipartimento Lavoro di Fdi - è fondamentale che si lavori per una revisione del Green Deal: solo così saremo in grado di rilanciare davvero il settore dell’automotive in Italia e in tutto il continente europeo».
«Il Governo Meloni lo sostiene da tempo: è fondamentale che sia condivisa la politica italiana di revisione del Green Deal, serve una visione che metta al centro della transizione ecologica e della neutralità tecnologica il lavoro e la tutela occupazionale», hanno poi commentato conguintamente Chiorino e il componente del Dipartimento nazionale Lavoro e Crisi aziendali di FdI, Paolo Iarlori. «Perseguiamo con coraggio quella strada - hanno aggiunto - l’unica in grado di tutelare i lavoratori e le loro famiglie: invertiamo la strada della deindustrializzazione di cui proprio il Green Deal voluto dalla sinistra è causa prima».
«Un plauso al Ministro Urso per questo importante risultato, che ha salvato centinaia di posti di lavoro. Il nostro Partito sta promuovendo una stagione di crescita e di sviluppo economico, improntato alla difesa delle eccellenze e del patrimonio industriale, agroalimentare e produttivo dell’Italia e lo sta facendo, con i propri rappresentanti istituzionale e con le altre forze del centrodestra ad ogni livello (locale, regionale, nazionale ed europeo). Anche per il territorio di Civitavecchia l’attenzione del Partito è massima, come dimostrato dai tavoli convocati al Ministero dell’Industria e con la Regione Lazio in prima linea. Siamo pronti a contribuire a prevenire o risolvere le vertenze e le crisi che si profilano all’orizzonte con la chiusura della centrale a carbone di Tvn, cercando di cogliere le opportunità necessarie per rilanciare a Civitavecchia e nel comprensorio uno sviluppo diverso, capace di coniugare attività anche industriali, di logistica e di cantieristica con una valorizzazione del patrimonio culturale, storico ed ambientale del nostro territorio, che ha storicamente nel Porto un volano di crescita fondamentale. Per raggiungere tali obiettivi sarà importante avere un approccio non ideologico su questi temi: questa è l’unica strada percorribile per coniugare la tutela dei lavoratori e delle famiglie con la tutela ed uno sviluppo realmente sostenibile del territorio, una sostenibilità che deve essere ambientale, economica e sociale, senza ripetere gli errori del passato» conclude Paolo Iarlori.