SANTA MARINELLA - Il professor Luciano Pranzetti, con la sua nuova pubblicazione dal titolo “Queste mie rime”, dà modo di spaziare nel mondo della poesia, innanzi tutto con i saggi dantiani i quali si sono affermati, nella repubblica delle lettere, esemplari per chiarezza, profondità filologica e per combattivo zelo nel respingere i tentativi che taluni armeggioni pseudo-dantisti portano, di quando in quando di oscurare il lato più luminoso della personalità dell’Alighieri, cioè il vissuto cattolico. “Ciò premesso – dice Massimiliano Baldacci - annunciamo la terza opera del professore, opera che si colloca nel versante poetico, di cui i lettori hanno avuto notizia nel profilo esposto sulle pagine di Facebook, in cui l’autore unisce alle nuove liriche, quelle già edite, nel 1997, nella raccolta La Corona di Lauro che, naturalmente, si distinguono dalle recenti, per la data. Si tratta di una antologia formata da due sezioni di cui la prima scritta in lingua culta e la seconda in vernacolo romanesco-punico. Prefata dal prof. Ferdinando Bianchi e dal poeta Giovanni De Paulis, l’opera espone, nella varietà dei metri classici, situazioni interiori, spirituali, elegiache, descrittive, encomiastiche, con ragguagli sul mondo floreale, marino, espresse in un linguaggio alto, polito con cui si rendono significati nobili, belli di immediata comprensione. A tale sezione si pone, come per simmetria inversa, quella del dialetto in cui l’autore crea e dispiega un’atmosfera di fresca “vis comica” non priva, tuttavia, di elementi educativi”.

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