Giovedì alle 10,30, riservato agli studenti della scuola, e la sera alle 21, aperto a tutta la cittadinanza con ingresso gratuito, andrà in scena presso il teatro san Leonardo lo spettacolo finale del laboratorio di teatro sociale dell’istituto “F. Orioli”.

Lo spettacolo, ispirato al Decameron di G. Boccaccio (1349), narra di un gruppo di giovani, che trattenendosi fuori città per sfuggire alla peste nera, che imperversava in quel periodo a Firenze, raccontano a turno delle novelle di taglio umoristico, intervallate da canti, danze e momenti goliardici. Delle cento novelle scritte da Boccaccio, nello spettacolo ne sono state contemplate due: una giocata sullo scherzo ordito dall’allegra brigata ai danni di Calandrino, ed un’altra tratta delle pene d’amore. Dopo la peste nera del Trecento, ci si avviò verso l’era dell’Umanesimo e del Rinascimento, cosa succederà dopo la pandemia da covid -19, una nuova rinascita, più rispettosa del pianeta e delle sue risorse, dei valori umani e dei rapporti fra i popoli? Interpreti e narratori delle novelle sono 20 allievi tra studenti, educatori, professori e volontari, del laboratorio di teatro sociale istituito presso la scuola nel novembre 2022 e guidato dal regista Francesco Cerra del tetraedro Aps. «I laboratori – spiega Cerra – conducono il partecipante a prendere coscienza del proprio corpo, della propria voce e della presenza qualitativa nello spazio scenico, mettendolo in contatto, con il gruppo e con la propria creatività, ed infine nella messa in scena, nello spettacolo, a relazionarsi con sé stesso, con il pubblico e di conseguenza con la società. Non esistono limiti nel teatro, i soli limiti sono solo quelli che ci imponiamo o che ci vengono imposti. Questo è il gioco serio del Teatro». Il Teatro sociale integrato come strumento educativo, terapeutico e di inclusione è una realtà affermata ed in continua crescita in città; vedi i vari laboratori attivi con il sostegno della Asl e delle Associazioni di volontariato e Cooperative sociali, e le rassegne come ad esempio quella appena conclusasi, dedicata ad Alberto Corinti, che ha ospitato dibattiti e spettacoli sul tema, o Il festival di Teatro Sociale “Come un sasso nello stagno” che si terrà nel mese dicembre 2023, con la sua II edizione, al Teatro dell’Unione. Gli organizzatori ringraziano il dirigente scolastico Simonetta Pachella, per la funzione strumentale sostegno ed inclusione alunni con disabilità il professor Mirko Ottoni , il responsabile delle scenografie la professoressa Cinzia Pace, il responsabile della grafica la professoressa Alessandra Giacobbi, per le musiche dal vivo Samuele Buzzi.