«È stato uno dei festival più belli di sempre». È tornata a casa con un bagaglio carico di emozioni e di soddisfazione Maria Letizia Beneduce, alla sua ottava partecipazione a Sanremo, presente tra le fila dell’orchestra sinfonica nel ruolo di “concertino”, accanto al primo violino Franco Invidia. Una presenza rassicurante, quella della musicista cittadina nella prima fila dell’orchestra; e per lei un’emozione sempre nuova. beneduce è consapevole del fatto che l’orchestra «è protagonista del festival, lo regge sulle spalle, ne condivide ogni respiro - ha spiegato - lo viviamo nei 45 giorni di prove, in ogni brano, ogni esibizione, nei rapporti con gli artisti e con l’intera organizzazione, a partire da Amadeus e da Gianni Morandi, con i quali ormai c’è un feeling, una collaborazione ed una familiarità unica. Si respirano cordialità, stima ed amicizia. Viviamo il festival in ogni suo aspetto, dal punto di vista tecnico ed emotivo, ne abbiamo la percezione piena: sono davvero fiera di farne parte». Un ruolo che Beneduce si è guadagnata sul campo, «un privilegio - ha aggiunto - che mi è stato dato dallo studio e dal mio percorso. Ed un privilegio vero, qust’anno, è stato suonare l’Inno davanti al presidente Mattarella: abbiamo saputo della sua presenza solo qualche ora prima dell’inizio del festival, è stata davvero una grande emozione. Così come quella di avere a meno di due metri un Benigni davvero strepitoso e poetico». Protagonista assoluta del festival è ovviamente la musica. Soddisfatta della qualità e del podio? «La vittoria di Marco Mengoni era palese, fin da subito ha staccato tutti - ha sottolineato Beneduce - una vittoria meritata a 360 gradi: è stato il più trasgressivo. Non ha avuto bisogno di fatti eclatanti per far parlare di sè, ma condivide il palco con tutti, riconosce il valore di chi lo accompagna, convinto che il suo successo sia legato alla collaborazione e alla professionalità della squadra che lavora con lui, dedica la vittoria alle donne che non sono sul podio: trasgressivo nella semplicità. Un’altra artista meritava forse di più, ed è Madame: è davvero geniale. ha appena iniziato e lo ha fatto con il piede giusto». Ad accompagnarla, per tutto il festival, il calore e l’affetto della città, anche sulla sua bacheca social, con numerosi messaggi ad elogiarne la bravura e la professionalità. «E questo - ha concluso - mi riempie davvero di orgoglio».


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